Rimini è tornata al gennaio del 49 a.C. quando i legionari della Legio XIII hanno accompagnato Cesare nel varcare le porte della città e portarsi al foro, l’attuale piazza Tre Martiri. La manifestazione è iniziata sabato all’invaso del ponte di Tiberio dove i ’miles’ si sono presentati e hanno fatto vedere le manovre tipiche della legione romana. Presenti altre 300 persone che, spostandosi lungo il corso sono diventate oltre 600. Qui si è tenuto il cuore della rievocazione che prevedeva la lettura a tre voci della locuzione che Cesare fece ai legionari. Tutto si è svolto davanti al cippo medioevale presente in piazza che ricorda questo episodio. Prima dell’inizio ‘Cesare’ ha ricordato come Rimini abbia già nel suo gonfalone le radici romane, infatti spicca la scritta “Alea Iacta Est”, poi ha rimarcato come la cultura rappresenti un modo per consolidare lo spirito di questa città che guarda al futuro con i piedi solidi nel presente e tenendo per mano il passato. A nome dell’amministrazione è intervenuta l’assessora Francesca Mattei che ha sottolineato come tutta la nostra storia ci debba essere maestra nel capirne i corsi e ricorsi, gli errori e contribuire così anche all’apprezzarne il cammino verso la pace. Prima di tornare all’invaso la Legio XIII ha ricostruito quello che era il giuramento del legionario.
CronacaLa marcia verso la piazza dei legionari