La Conca verde di Fontanelice, luogo simbolo dell’estate nella Vallata del Santerno, sommersa dal fango.
È questa una delle immagini più dolorose del maltempo che negli ultimi due giorni è tornato ad abbattersi anche sul circondario.
Risparmiata dall’alluvione del 2023, l’intera zona della piscina ieri pomeriggio era irriconoscibile. Le vasca completamente sommersa, con i detriti arrivati fino all’altezza dello spazio per i bambini. E anche l’area verde circostante risultava impraticabile. All’origine di tutto, forse, un enorme ammasso di tronchi rimasti incastrati sotto un ponticello, che potrebbe avere contribuito a deviare il flusso dell’acqua.
"Un disastro per la collettività – commenta Simone Carapia, della società bolognese De Akker, che nel 2019 aveva preso in gestione l’impianto dopo un lungo periodo di chiusura riportandolo all’antico splendore –. Durante l’alluvione dello scorso anno, il fango si era fermato poco prima della piscina; stavolta invece ha invaso tutto, arrivando fino alla sala macchine dove si saranno danneggiati filtri e pompe".
Il contratto sottoscritto nel 2019 con il Comune prevedeva un’intesa sulla base di sei anni rinnovabili per ulteriori, ma è chiaro che su queste basi il futuro della Conca Verde è tutto in salita.
"Sarà dura ripartire, servono tanti soldi per ripristinare tutto – avverte Carapia –. Faremo presto la conta dei danni, ma già adesso si parla di 150mila euro. Da fontanese, ce l’avevo messa tutta per fare ripartire questa piscina. È un vero peccato: anche quest’anno, nonostante la partenza così e così, alla fine la stagione era andata bene. Purtroppo non ci voleva".
Come noto, Carapia è però anche un politico di lungo corso. Oggi è consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Imola e capogruppo dei meloniani al Circondario.
Inevitabile, dunque, pur mettendo da parte almeno in questa fase le polemiche, una riflessione: "Bisogna tornare alla manutenzione del territorio, quella che una volta era la priorità. Gli enti locali ormai non ci pensano più: corrono solo dietro alle emergenze, ma serve maggiore prevenzione".