
Brogi (Gruppo Misto): "Spunta erba dappertutto, si rischiano grosse crepe". L’assessore Fantazzini replica: "Lavori di bonifica iniziati, danni circoscritti".
Ciuffi d’erba che spuntano dall’asfalto fresco di posa delle ciclopedonale dell’area Cà Bianca non ancora inaugurata. Il primo botta e risposta sul tema si è avuto nell’ultima seduta consiliare, ma è più che probabile che, senza una risoluzione definitiva della problematica, la polemica rischi di trascinarsi per molto tempo. A puntare il dito sui lavori è il consigliere del Gruppo Misto Lorenzo Brogi. "Sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per un’opera tanto attesa e poi questo è il risultato, uno scempio a cielo aperto – spiega il consigliere –. Sono arrabbiati i cittadini ma sono arrabbiate anche le aziende della zona Cà Bianca: si chiedono come sia possibile che l’erba spunti dalla ciclopedonale in ogni punto, è veramente inaccettabile". In consiglio comunale, in realtà, l’assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Fantazzini aveva risposto che la problematica dell’erba che spunta dall’asfalto "pare che possa essere localizzata solo in un tratto di 500-600 metri, e sono iniziati i lavori di bonifica che abbiamo richiesto e che si concluderanno nelle prossime settimane". Brogi però ha ribadito proprio ieri che "non è così".
"Il problema – spiega – interessa tutti i due chilometri di ciclopedonale, e aggiungiamo il timore che questo avanzamento di infestanti possa portare a crepe e a danneggiamento a macchia d’olio di tutta la ciclabile, rendendola al limite della servibilità nello spazio di poco tempo".
Dal canto suo il Comune ha eseguito "un primo sopralluogo a fine marzo per rendersi conto della situazione" visto che, spiega Fantazzini, "già nell’ambito dei lavori c’eravamo accorti della problematica. Abbiamo chiesto che vengano fatte le bonifiche del caso, e, parallelamente, alla stessa impresa è stato chiesto un intervento di rimozione di parte di un cordolo per agevolare l’immissione alla rotonda e la rimodellazione anche di altri cordoli in diversi punti del tracciato". Brogi insiste però sulla gravità della situazione, "non risolvibile se non con un intervento importante. Non si tratta di buttare diserbante in superficie, ma di scalzare il primo strato di asfalto e rifare il sottofondo in modo adeguato. La ciclopedonale è costata oltre 250 mila euro ai castellani, il comune pretenda da chi ha realizzato l’opera che il ripristino venga fatto a regola d’arte".
Claudio Bolognesi