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Ipnosi a Montecatone per alleviare il dolore dei pazienti: via allo studio di fattibilità

Una nuova frontiera: l’Istituto, eccellenza nella riabilitazione neuromotoria, sta lavorando per inserire la tecnica nel protocollo di cura dei pazienti

Istituto di riabilitazione Montecatone

Istituto di riabilitazione Montecatone

Imola, 1 febbraio 2023 – Il paziente potrebbe alleviare il dolore ‘dimenticandolo’ grazie all’ipnosi. Questa è la nuova frontiera per la terapia a cui si sta lavorando all’Istituto Montecatone di Imola, in provincia di Bologna.

Il Montecatone Rehabilitation Institute (Mri), riferimento in Italia per la riabilitazione di pazienti con lesione midollare o cerebrolesione acquisita dove anche il campione bolognese Alex Zanardi fu seguito, sta gettando le basi per uno studio ad hoc per rendere la tecnica parte del protocollo di cura. Questo è l’augurio di Monika Zackova, direttrice dell’Area critica e responsabile della Terapia antalgica del Montecatone.

Gli esempi pratici

L’ipnosi potrebbe rivoluzionare la gestione del dolore per i pazienti. "Il ventaglio di possibilità per chi soffre di dolori neuropatici è davvero ampio – spiega Monika Zackova, direttrice dell’Area Critica e responsabile della Terapia antalgica – e le dimostrazioni pratiche cui ho fatto assistere miei colleghi fisioterapisti hanno lasciato un’impressione favorevole che, a tratti, aveva assunto i tratti dell’incredulità”.

A Zackova preme in questo senso ricordare il caso di un trentatreenne tetraplegico che, a causa di una lesione alla parte superiore della colonna vertebrale, non era mai riuscito a respirare autonomamente.

Sotto ipnosi lo ha fatto per tre ore di seguito e quando gli ho fatto vedere il filmato – racconta – stentava a crederci tanto quanto una paziente affetta da artrite reumatoide, incapace anche solo di passarsi una mano tra i capelli che, ipnotizzata, è riuscita a tenere il braccio alzato e in tensione davanti a sé per cinque minuti”.

Come funziona

La tecnica ipnotica non è certo semplice. Per dimostrare che l’ipnosi funzioni è necessario innanzitutto introdurre il concetto di monoideismo plastico. Esso si realizza, in parole povere, quando una persona si concentra su un’idea così intensamente da trasformarla in una manifestazione fisica verificabile.

Risultati che paiono strabilianti e che sono il frutto di una attività preparatoria particolarmente impegnativa perché, come aggiunge Zackova, il medico è in grado di indurre lo stato ipnotico nel paziente quand’è in possesso di un bagaglio di conoscenze abbastanza vasto.

"In ipnosi – spiega – non si ordina, ci si esprime per metafore riconducibili all’habitat o ai ricordi di chi è in terapia”.

Che l’ipnosi sia quindi utile nel percorso riabilitativo personalizzato cui vengono sottoposti i pazienti dell’Istituto è cosa acclarata. “Ne verificheremo la fattibilità in termini organizzativi, il mio auspicio è che possa diventare parte attiva del protocollo di cura”, conclude Zackova.