Imola, 19 maggio 2017 - Una volta può essere un caso; due pure. Ma visto che il copione va avanti da mesi, ormai non ci sono più dubbi: a Codrignano, nei pressi dell’osteria Da Pompeo, c’è una sorta di buco nero elettromagnetico. Un’antenna o un apparecchio posto nelle vicinanze, probabilmente un vecchio baracchino cb di quelli molto in voga tra i radioamatori ormai parecchi anni fa, manda in tilt i telecomandi e le chiavi di nuova generazione delle auto in sosta. Che, per quanto possa sembrare assurdo, semplicemente non si aprono più. E il titolare del locale, che alla fine teme di rimetterci più di tutti, non sa cosa fare.
La scena è infatti sempre la stessa: il cliente parcheggia, scende per mangiare qualcosa nell’osteria conosciuta da tutti a Imola (e universalmente apprezzata per l’ottima cucina) e, al suo ritorno davanti alla macchina, pensa di aver bevuto troppo. E rischia di diventare matto. Un tentativo, poi un altro. Poi da più vicino, poi da lontano. Preme il bottone, alternativamente, con delicatezza e decisione. Dall’alto e dal basso. Alla fine, dopo aver lottato invano con l’abitacolo (in molte macchine nuove c’è solo l’apertura telecomandata e non quella con la chiave tradizionale), rientra nel locale per chiedere aiuto. E qui scopre di non essere l’unica vittima della curiosa disavventura.
«In questi mesi abbiamo visto di tutto – racconta il titolare dell’osteria, Marino Pasquali –. Compresa una macchina della polizia, un Freemont nuovo, rimasta ferma: i poliziotti a piedi e i carabinieri che li aiutavano spingendola. C’è chi per andarsene si è fatto venire a prendere, chi ha rotto il vetro e chi ha chiamato il carroattrezzi». Ma il più delle volte, a quanto pare, basta aspettare qualche ora. Sì perché, nonostante il problema si presenti quotidianamente, non dura mai 24 ore. «Certe volte capita di giorno, altre di sera – prosegue Pasquali –. Quasi sempre dall’ora di pranzo fino alle 16, poi più niente per tutto il pomeriggio e ricomincia la sera».
Ma il motivo del black-out, al di là delle supposizioni, resta un mistero. «Sappiamo che c’è un’interferenza, ma non da cosa sia causata – ammette il titolare del locale –. Mi hanno detto che potrebbe trattarsi di un radioamatore, ma io faccio i tortellini e non mi occupo di queste cose. Ho già chiamato l’Arpa e il sindaco Clorinda Mortero, che mi ha assicurato il suo interessamento. Per noi è un problema: rischiamo seriamente di perdere clienti. E più di qualcuno lo ha ammesso senza troppi giri di parole. Mi hanno detto: ‘Guarda, qua si mangia bene e tutto. Ma se poi esco e non mi parte più la macchina come faccio’?».