
Grande partecipazione per il convegno di Banca di Imola al Museo diocesano
Tante opportunità per il futuro, ma anche altrettante insidie da non sottovalutare. ‘Intelligenza artificiale: prospettive e rischi’ è il tema di grande attualità affrontato al convegno promosso da Banca di Imola e Gruppo La Cassa di Ravenna che lunedì sera ha affollato la sala grande del museo diocesano, all’interno del palazzo vescovile.
L’incontro è stato aperto dal presidente di Banca di Imola, Giovanni Tamburini. Ricordando come l’intelligenza artificiale e la tecnologia digitale facciano ormai parte della nostra vita quotidiana, Tamburini ha però sottolineato anche la "scelta in controtendenza" fatta da Banca di Imola e Gruppo La Cassa di Ravenna "investendo contemporaneamente sia sull’innovazione tecnologica e l’home banking ma anche sulle filiali, sui rapporti personali e sulla presenza sul territorio".
Dopo l’approfondito intervento del professor Pierluigi Barrotta, docente ordinario di Filosofia della Scienza all’Università di Pisa, che ha evidenziato in particolare il "delicato rapporto tra intelligenza artificiale e democrazia", il presidente del gabinetto scientifico-letterario Vieusseux di Firenze, Riccardo Nencini, ha delineato in modo efficacissimo la portata della "quarta rivoluzione industriale" legata all’intelligenza artificiale, dopo quelle dell’energia meccanica, dell’elettrificazione e dell’automazione.
È poi intervenuto l’amministratore delegato e direttore generale del Consorzio servizi bancari, Vittorio Lombardi, per rimarcare tra le altre cose come gli investimenti previsti dal Cse nel prossimo triennio "siano indirizzati alla centralità del cliente, all’esperienza d’uso, alla multicanalità, alla sicurezza ed alla riduzione dei costi, ma soprattutto all’efficientamento dei processi operativi e gestionali per i quali l’AI avrà un ruolo sempre più rilevante".
Conclusioni affidate al presidente del gruppo bancario La Cassa di Ravenna, che include oltre a Banca di Imola anche il Banco di Lucca e del Tirreno, Antonio Patuelli. "Sono convinto che l’Intelligenza artificiale abbia potenzialità straordinarie – è stato l’esordio dell’intervento, molto applaudito, di Patuelli –. Ma sono sinceramente impaurito dai monopoli tecnologici cui l’AI spiana le sue porte se non sapremo regolarla. Internet è un mondo ancora in gran parte sommerso: la punta dell’iceberg sono le libertà di conoscenza e fruizione di contenuti, ma l’immenso sommerso è un luogo di violenze e di pericoli".
Patuelli ha poi affrontato il tema del ruolo delle banche in questo contesto: "Di fronte alle grandi sfide di oggi, occorre la consapevolezza che non svolgono un compito di sicurezza istituzionale e non possono fare tutto, per cui la sfida della regolamentazione e della tutela dei diritti deve essere un impegno forte e collettivo per non cedere alla tirannia dei monopoli e alla conseguente perdita di libertà".