"Entro una settimana prenderemo una decisione sul Convegno, lavoreremo a diverse ipotesi che comprendono inevitabilmente anche lo spostamento della sede". Una doccia gelata quella piovuta su Anusca nelle ultime ore, che costringe il presidente Paride Gullini e il suo staff a un lavoro extra dopo mesi di organizzazione già alle spalle.
L’Associazione Nazionale Ufficiali Civile ed Anagrafe nata e con sede a Castel San Pietro era già pronta a dare il via al suo 43esimo convegno nazionale, programmato dal 2 al 6 dicembre ad Abano Terme, nel padovano, all’interno dell’Alexander Hotel, struttura adeguata per il tipo di evento che prevede l’arrivo di quasi mille persone.
Poi, l’imprevedibile. Nella notte tra sabato e domenica l’imponente albergo, proprietà di un tour operator di Rimini, è stato teatro di uno spaventoso incendio che ha costretto all’evacuazione di 273 ospiti, con 44 di loro finiti al pronto soccorso, in particolare per le intossicazioni da fumo (e tre che restano attualmente ricoverate all’ospedale di Padova).
Al di là dei danni riportati dalla struttura e la necessità di ripristino, c’è anche la necessità di svolgere le indagini sulle cause. Per questo la magistratura ha inevitabilmente posto subito sotto sequestro il vano dal quale è divampato l’incendio, e il sindaco della località termale come atto dovuto ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura totale dell’albergo fino a quando non verrà completata la bonifica e ripristinati gli impianti.
I tempi di riapertura, però, difficilmente potranno collimare con quelli di Anusca, che per il convegno ‘sposta’ oltre un migliaio di persone in arrivo in quattro giorni da ogni angolo d’Italia, e naturalmente ha bisogno di certezze con largo anticipo rispetto alla data del 2 dicembre. Non si tratta solo di spostare le persone, ma di riprogrammare tutta la logistica e i trasporti, anche perché in zona non ci sono alternative dello stesso livello, in particolare come spazi.
"Ci prendiamo una settimana di tempo" hanno fatto sapere ieri da Anusca, tenendosi aperto un ventaglio di possibilità. La più remota al momento è proprio quella di Abano, dove non esistono strutture convegnistiche in grado di ospitare in una sala convegni le 900 persone garantite dall’Alexander. Per l’evento clou dell’intero anno di lavoro di Anusca, amatissimo dagli iscritti per la possibilità di confronto vis a vis con colleghi ma soprattutto con esperti e funzionari, un’eventualità potrebbe essere quella di tornare in terra toscana, in quella Chianciano Terme che ha ospitato il convegno l’anno scorso. I tempi però, per muovere così tante persone, sono abbastanza stretti.
Non esclusa, dicono da Anusca, l’ipotesi di "un convegno da svolgersi completamente on line, da remoto", un’ipotesi che è l’ultima che vorrebbe adottare l’Associazione ma che, visti i tempi strettissimi, non può essere esclusa.
Claudio Bolognesi