REDAZIONE IMOLA

Imolese pronta al debutto. Applausi, poi il brindisi

Grande festa per il club rossoblù con la presentazione di tutte le squadre. Mister D’Amore: "C’è entusiasmo, speriamo sia lo stesso dei ragazzi in campo".

La festa dell’Imolese (Isolapress)

La festa dell’Imolese (Isolapress)

L’Imolese si prepara al debutto in campionato, fissato per domani al Biavati con il Corticella (ore 15). Intanto, in settimana, i tifosi hanno potuto togliere il velo al gruppo di D’Amore, durante la serata dedicata alla presentazione delle selezioni rossoblù: dalle giovanili al femminile, dal futsal alla prima squadra, per un momento di festa e tanti sorrisi al Bacchilega. Momenti che Imola si augura di potere rivivere sul campo cancellando l’amaro in bocca per la prematura eliminazione dalla coppa e cominciando già a raccogliere i primi punti. "C’è grande entusiasmo attorno, speriamo che lo stesso lo riescano a mettere in campo i ragazzi – il commento D’Amore –: ci teniamo a ripagare tutta la fiducia che ci dà nel quotidiano la nostra gente. Peccato per la coppa, ma l’importante è riuscire a imparare qualcosa anche dalle sconfitte e spero che la tappa di Fossombrone ci abbia lasciato qualcosa. Ora guardiamo avanti col morale alto e la voglia di lavorare pensando solo al Corticella: non sarà un avversario facile come nessuno del nostro girone. Ripetere l’inizio brillante della scorsa stagione? Ci proveremo, ma i conti si fanno sempre alla fine. Quei 15 risultati utili consecutivi ottenuti da settembre restano un bel ricordo, così come resta però il rammarico dei mesi successivi e per come si è chiuso il campionato, senza trovare la continuità giusta. Il gruppo è carico, vogliamo fare bene".

Dopo il mister, la parola è al capitano, Lorenzo Dall’Osso: "Prima di tutto ci tengo a ringraziare i presenti e gli organizzatori di questa splendida festa augurandomi di rivedere tutti quanti all’esordio al Galli sabato 14 contro il Tau Altopascio. L’obiettivo chiaramente è quello di fare il meglio possibile, a partire già da domenica".

Giovanni Poggi