REDAZIONE IMOLA

Imola Bevande guarda al futuro e diventa Drinnk

Caccia a nuovi spazi di mercato. L’amministratore Sgalaberni: "Pronti a far pesare il nostro valore aggiunto"

Imola Bevande cresce, si rinnova e diventa Drinnk. Sì, con due enne. Un cambio di immagine importante per un’azienda fortemente radicata nel territorio che, dall’apertura della bottiglieria in viale Andrea Costa nel 1992, ha fatto tanta strada. E che oggi, nonostante la crisi che ha colpito il settore, è pronta ad affrontare nuove sfide, sempre sotto la guida di Giuseppe e Luca Sgalaberni, affiancati dalla seconda generazione di imprenditori, rappresentata da Martina, figlia di Giuseppe.

Si continua a crescere, dunque, con uno sguardo rivolto all’innovazione. A testimoniarlo, il recente processo di digitalizzazione che le consente di gestire le attività del magazzino in maniera completamente automatizzata, riuscendo a garantire la tracciabilità dei prodotti. Se la trasformazione digitale è uno degli ultimi passi innovativi, quella green invece è cominciata diversi anni fa, quando l’azienda ha investito per l’autoproduzione di energia per il proprio magazzino, installando una copertura di pannelli fotovoltaici di quasi 450 mq2 che assicurano 76.000 kWh all’anno, ovvero circa l’80% di approvvigionamento energetico alla struttura.

Oggi l’impegno per la sostenibilità prosegue con il rinnovo del parco automezzi (che ogni anno percorrono circa 500mila km al servizio dei clienti), inserendo veicoli a metano, e si concretizza anche con la ricerca e l’innovazione: lo dimostra l’impegno per la realizzazione di un nuovo pack riciclabile, attraverso la collaborazione con Acquainbrick, e anche nella scelta di partner che fanno ricorso, ad esempio, a confezioni in RPET, il PET riciclato.

"Nell’ultimo anno siamo stati vicini ai nostri clienti per aiutarli a far fronte agli effetti di questo difficile periodo – afferma Giuseppe Sgalaberni, amministratore di Imola Bevande –. Noi per primi, insieme a loro, ci siamo interrogati su come rispondere alle mutate abitudini di consumo, a seguito di questi mesi di limitazioni. I menù e le schede sono diventati digitali, il servizio è ancora più puntuale e interpretiamo insieme a loro l’esigenza di una nuova convivialità. Gli obiettivi aziendali non sono mutati e non sono stati ridimensionati: dopo anni di crescita costante, superata questa fase riprendiamo il nostro cammino da dove eravamo rimasti, proponendoci un’ulteriore crescita".

Da qui il cambio di brand. "Abbiamo voluto presentarci con una nuova immagine, moderna e fresca, che ci permette di mostrare ancora meglio la nostra esperienza e la conoscenza del settore – conclude Sgalaberni –. Tutte risorse che mettiamo al servizio del cliente, per il quale il nostro principio è ‘Avvicina l’eccellenza’: ossia la selezione dei migliori produttori accompagnata da un servizio che vuole essere impeccabile e dare quel qualcosa in più, che abbiamo tradotto nel nostro nuovo nome, Drinnk, con una doppia ‘N’ che vuole rappresentare proprio il nostro valore aggiunto".