Chiara Barin
Chiara Barin
Cronaca

Imola, ancora violenza in viale Carducci: pugni, calci e bottigliate

Quattro uomini ubriachi fermati e identificati dalle forze dell’ordine chiamate dai passanti In quel tratto di strada è in vigore l’ordinanza sindacale che vieta il consumo di alcolici

Pattuglie della polizia in azione in viale Carducci

Pattuglie della polizia in azione in viale Carducci

Imola, 11 giugno 2023 – L’alcol infiamma gli animi ancora una volta e conferma viale Carducci come il punto più caldo della città. Botte da orbi ieri pomeriggio fra due uomini poco distante da quella pensilina del bus che da anni fa discutere per i grattacapi legati alla sicurezza. Una lite pura e semplice, cominciata il giorno prima, proseguita ieri e infine sfociata nella violenza. Una lite, anzi due (l’altra è scoppiata pochi minuti dopo) che hanno richiesto l’intervento sia delle volanti di polizia che dei carabinieri in loro supporto.

Ad avvertire le autorità, i passanti, tanti i presenti nel primo pomeriggio di ieri a due passi dal Centro intermedio. Un quartiere ormai da un mese al centro di un’ordinanza che vieta alcol e vetro consumati all’aperto (bar e ristoranti esclusi).

Tornando a ieri, dopo la lite e le botte pare che i due – senzatetto e probabilmente con i livelli alcolici oltre ogni limite –, dopo essere stati controllati dal 118 abbiano pure rifiutato le cure e se ne siano andati.

Storia finita? Macché, perché, poche decine di minuti dopo, altre due persone hanno cercato di risolvere un contenzioso alzando le mani, ma in questo caso la lite è stata stoppata sul nascere dall’arrivo di due volanti di polizia del commissariato imolese.

Solo qualche mese fa, la zona della pensilina di viale Carducci era stata anche teatro di un tentato omicidio in seguito a un lite fra due nordafricani. Uno ne era uscito ferito gravemente dopo un colpo di flessibile al collo: per lui 25 giorni di prognosi.

Ma la storia di viale Carducci va indietro anche negli anni: prima i residenti e gli albergatori erano stati sotto scacco dei ragazzi irrequieti di una comunità di recupero (poi chiusa dall’allora giunta Sangiorgi) e poi erano iniziati i problemi di sicurezza e degrado alla pensilina dell’autobus, proseguiti anche nei lunghi mesi del Covid. Alta, in ogni caso, l’attenzione del Comune su questa fetta di città, oltre all’ordinanza anti-alcol, la zona era tra quelle pattugliate periodicamente dagli street tutor.