REDAZIONE IMOLA

Il giudice condanna il Sap "Quella giornalista era una dipendente"

Il Sindacato autonomo di polizia dovrà risarcire quasi 100mila euro. L’ex segretario generale Tonelli: "Sentenza ingiusta, faremo ricorso".

Il giudice condanna il Sap "Quella giornalista era una dipendente"

Il tribunale di Roma ha condannato il Sap - Sindacato autonomo di polizia a risarcire con 93.600 euro la giornalista pugliese Elena Ricci. Riconoscendo il rapporto di lavoro subordinato, i giudici hanno infatti accolto l’istanza della professionista, che per tre anni ha lavorato con partita Iva, iniziando la proprio esperienza nel Sap ai tempi in cui l’imolese Gianni Tonelli (foto), ex deputato della Lega, era segretario generale. La vicenda, cominciata nel 2017 e terminata nel 2020, viene raccontata sulle pagine dell’edizione romana di Repubblica.

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, all’epoca Ricci aveva 26 anni e le venne chiesto di aprire partita Iva, in attesa della formalizzazione del contratto a tempo indeterminato che sarebbe stato sottoscritto dopo un periodo di prova. Eletto Tonelli alla Camera nel 2018, la guida del Sap passò all’attuale segretario generale, Stefano Paoloni, che non ha cambiato le condizioni di lavoro alla giornalista. Quest’ultima si è così trovata per tre anni consecutivi a fatturare all’organizzazione sindacale, rispettando orari di ufficio dal mattino alla sera, con un’ora di pausa, trasferendosi a Roma e lavorando fisicamente presso la segreteria generale del Sap.

Nel 2020 Ricci ha quindi interrotto il rapporto di lavoro e fatto causa. La giudice del Tribunale di Roma, Alfonsina Bellini, che ha condannato il Sap anche al pagamento delle spese legali, liquidate in 8.500 euro, ha accertato "la sussistenza fra le parti di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato, a tempo indeterminato, dal 29 maggio 2017 al 29 febbraio 2020, con inquadramento della ricorrente nella categoria legale dei vice- capo redattori ordinari ex Contratto nazionale lavoro giornalistico, anche ai fini della contribuzione previdenziale obbligatoria".

Il Sindacato autonomo di polizia farà ricorso contro la sentenza. "Ho già dato mandato al mio avvocato di querelare Repubblica perché è chiaro come l’intento del loro articolo sia quello di diffamare la mia persona – afferma Tonelli in riferimento all’accostamento fatto dal quotidiano alle note vicende giudiziarie dell’ex deputato in relazione ai casi di Ilaria Cucchi e Filippo Narducci –. Nel caso specifico, parliamo di una collaborazione iniziata a giugno 2017, nel periodo in cui ero segretario, ma che non ho avuto modo di seguire dopo aver avuto un infarto a gennaio 2018 ed essere stato eletto in Parlamento due mesi dopo. Non è una questione ricollegabile alla mia persona, ho solo avviato una collaborazione. So comunque che il sindacato farà appello contro una sentenza che viene ritenuta ingiusta".

red. cro.