Un festival tutto nuovo su migrazione e movimenti che apre una finestra sul mondo.
È ‘Il Giorno dopo’, di scena domani e sabato al centro giovanile Ca’ Vaina, dove sono in programma due giorni di incontri, workshop, arte e musica per raccontare storie e persone che si intrecciano e si incontrano nonostante i confini politici e geografici.
"Siamo entusiasti di questa prima edizione de ‘Il Giorno dopo’, un festival che mette al centro il tema della migrazione e del diritto al movimento, affrontando argomenti di grande rilevanza sociale, dal caporalato alle questioni di genere, dalla salute mentale ai sistemi di accoglienza – spiega Giacomo Gambi, assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili –. Questo evento, che nasce dalle collaborazioni costruite in questi anni, rappresenta un’opportunità unica per la nostra comunità di aprirsi a nuove prospettive, promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca attraverso incontri, workshop, arte e musica. Invitiamo tutti a partecipare e a contribuire con le proprie storie e le proprie esperienze a questo importante momento di riflessione, condivisione e impegno".
Tutti gli incontri sono a ingresso libero. Il festival, patrocinato da Amnesty International, ha il sostegno del Comune di Bologna, di Officina Immaginata, Cidas e Solco Civitas.
È organizzato in collaborazione con Befree, Gruppo giovani imprenditori Confcooperative Terre d’emilia, Rete nazionale ‘No ai Cpr’, Approdi, Mediterranea Saving Humans, Sos humanity, Trama di Terre, Non una di meno.