Sono ancora avvolte nel mistero le cause dei malori avvenuti venerdì nelle scuole Orsini. L’unica cosa certa, per ora, è che sono escluse al momento tracce di agenti nocivi, mentre invece sono al vaglio ipotesi di utilizzo improprio di strumenti come spray al peperoncino o materiale esterno alla scuola.
Un’ipotesi che ha come ’punto debole’ il fatto che l’odore acre sia stato percepito in almeno due aule. Quindi – è il pensiero degli inquirenti – o qualche alunno si è accordato con amici e compagni per spruzzare lo spray allo stesso istante oppure la causa dell’odore acre che ha provocato i malori è da cercare altrove. Un’altra pista, infatti, è il possibile surriscaldamento dei ’motori’ che gestiscono l’aerazione della struttura.
Tutte ipotesi che, per ora, non trovano conferma, con l’indagine che prosegue a 360 gradi. Fatto sta che sono state 35 le persone, tra studenti e personale docente, ad accusare malori e a dover ricorrere a controlli medici al pronto soccorso. Fortunatamente, non sono emersi gravi problemi di salute e sono stati tutti dimessi in poche ore. Ieri, intanto, gli studenti sono rientrati a scuola secondo l’orario previsto per il sabato, dalle 8 alle 13.
"Non c’è stata alcuna sottovalutazione di quanto successo – specifica il sindaco Marco Panieri, in risposta alle critiche del centrodestra e alle preoccupazioni emerse nel corso della giornata di venerdì –. Insieme alle forze dell’ordine, visti i rilievi e in accordo con la Prefettura, sono state interdette all’uso le aule interessate dai sintomi, mentre sul resto della struttura non vi è motivo di interdizione. Dopo tutte le verifiche fatte, non sono emerse anomalie e non sono state rilevate sostanze chimiche o tossiche. I tecnici di Area Blu, insieme al Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco di Bologna hanno campionato l’aria con appositi strumenti all’interno di tutti gli ambienti e in ogni vano tecnico della scuola, oltre ad effettuare accertamenti sulle persone che hanno accusato i malesseri".
Panieri non manca di sottolineare la celerità della "macchina dell’emergenza" messa in moto nella giornata di venerdì, ringraziando forze dell’ordine e personale scolastico. "Nel momento del bisogno, ha tutto funzionato perfettamente e celermente – riprende il primo cittadino –, a tutti coloro che sono intervenuti, compreso al personale scolastico, va il mio grazie".
Tra i genitori fuori da scuola ad attendere i figli, ieri, non sono però mancate tante perplessità e un pizzico di preoccupazione. "Non sappiamo bene cosa sia successo, la dirigente ci ha solo fatto sapere che oggi i ragazzi sarebbero potuti rientrare – racconta una mamma –, non sappiamo nulla di più. Fortunatamente mio figlio non era nell’aula interessata e sta bene, oltre che non essersi particolarmente preoccupato".
Anche un papà in attesa della figlia, pur elogiando l’intervento tempestivo dei soccorsi, non manca di esprimere perplessità e dubbi. "Mi sembra strano che non si sappia ancora la causa e spero che se ne venga a conoscenza il prima possibile – sottolinea –. Per lo meno, mia figlia non si è spaventata".
Tra i papà in attesa dei propri figli, c’è anche Loris Turrini, che più di tutti esprime le sue perplessità in merito alla funzionalità della struttura scolastica. "L’intervento è stato assolutamente immediato e non ho nulla da ridire in merito, sono stati tutti celeri e tempestivi – osserva –. Trovo però un po’ strano che una scuola come le Orsini, tra le più nuove di Imola, sia protagonista di numerosi problemi nel corso di così poco tempo. C’è stata una perdita d’acqua, poi c’è stato l’incendio di questa estate e ora questo".
Turrini quindi auspica, unendosi al coro degli altri genitori preoccupati, che al più presto si risalga alle cause dei malore. "Fortunatamente mia figlia non ha avuto problemi – riprende il genitore –. Era a fare un laboratorio all’ultimo piano, quindi, nonostante la sua classe fosse al piano terra insieme a quelle interessate ai malori, non ha avuto problemi. So, però, che molti suoi compagni si sono spaventati e che venerdì pomeriggio si sono informati su internet preoccupandosi ulteriormente. Spero si risalga alla causa molto presto".
Sulla vicenda interviene anche Renato Dalpozzo, consigliere comunale per la Lista civica Cappello. "Un altro episodio grave si è verificato alle scuole Orsini – incalza –. Dopo il principio di incendio dell’estate, una probabile fuga di gas ha intossicato per fortuna in modo lieve alcuni alunni e docenti della scuola. L’edificio che ospita le scuole Orsini è uno dei più recenti costruiti a Imola, non è possibile che si verifichino episodi di questo tipo che ci si aspetterebbero in scuole ubicate in edifici con ottanta e più anni. Spero che gli assessori ai lavori pubblici e alla scuola vigilino sulle nuove costruzioni in programma (ex Ghini) e che lo abbiano fatto nella ristrutturazione dello Scarabelli, per non trovarci fra qualche anno a riscontrare casi analoghi".