MATTIA GRANDI
Cronaca

Il chiosco ’Dolce vita’. L’emozione dei gestori: "Qui c’è il nostro cuore"

Valentina e Gino festeggiano la vittoria del bando e guardano avanti "Una favola iniziata nel 1992, ma dobbiamo continuare a investire". Miglior manutenzione del verde e uso di materiali biodegradabili tra gli obiettivi.

Valentina Zerbini e Gino Masi, gestori del chiosco Dolce Vita

Valentina Zerbini e Gino Masi, gestori del chiosco Dolce Vita

"Il Chiosco Dolce Vita non è un posto qualunque, ma un pezzo di cuore". Parole e musica di Gino Masi e Valentina Zerbini, al timone della Dolce Vita srl, il giorno dopo l’assegnazione tramite bando dello storico locale ai piedi del Parco Tozzoni.

Nove anni, con opzione per altri sei, per continuare a scrivere nuove pagine del romanzo di uno dei punti di riferimento dell’aggregazione e della socialità alle latitudini della città: "Una grande soddisfazione, questa vittoria è per Imola – sono le prime parole a caldo dei due dopo l’esito dell’apertura delle buste –. Un importante segno di continuità per non disperdere quanto è stato fatto in passato, anche in termini di mentalità gestionale. Da qui sono passate diverse generazioni di imolesi".

Già, una favola iniziata nel lontano 1992 in quel chiosco quattro metri per quattro diventato nel tempo, a suon di investimenti, una splendida appendice dell’oasi verde del quartiere Pedagna: "I primi dieci anni sono stati i più duri, ma è lì che ho gettato le basi per dare nuovo slancio alla struttura – riavvolge il nastro della memoria il veterano Masi –. La svolta? Nel 2004 con la costruzione del nuovo chiosco. Non ci sono segreti particolari, ho sempre pensato a quello che avrei avuto piacere di trovare da cliente: un po’ di musica dal vivo, buone birre e la gioia di stare in mezzo alla gente".

Una volontà chiara emersa pure da quei 79 punti incamerati tra offerta commerciale (di 75mila euro annui, ndr) e tecnica che hanno lasciato alle spalle la concorrenza della Dieci srl di Ravenna a quota 66: "Il Chiosco Dolce Vita è diventato tutt’uno con il Parco Tozzoni che va rispettato, curato e tenuto pulito perché è un patrimonio della città – sottolineano i gestori –. Nella nostra offerta trovano posto migliorie esterne legate alla manutenzione del verde, con quel meraviglioso esemplare di cedro del Libano secolare da preservare, ai parcheggi e al rispetto dell’ambiente tra fotovoltaico, fonti rinnovabili ed uso di materiali biodegradabili".

Non solo. "Format che vince non si cambia: cucina tradizionale romagnola anche in pausa pranzo, aperitivi, dj set, concerti e spettacoli – aggiungono Masi e Zerbini –. Senza dimenticare il maxi schermo per vivere tutti insieme le emozioni dei grandi eventi sportivi. Un’altra collina della passione, dopo quella della Rivazza, che per i successi della Nazionale di calcio ai mondiali ed agli europei ha calamitato migliaia di persone".

Qualche novità, ancora top secret, in arrivo e le idee chiare per il futuro: "Il Chiosco Dolce Vita è un posto da vivere con la sua storia e la sua anima – riflettono –. Sentiamo forte la responsabilità di continuare a fare bene per dare un riferimento anche alle nuove generazioni. La riapertura? A metà marzo". Intanto, ci sono centinaia di messaggi di amici e clienti a cui rispondere: "Siamo stati travolti da una clamorosa ondata di affetto appena si è diffusa la notizia della vittoria del bando – concludono Masi e Zerbini–-. Un tributo che merita il nostro sincero ringraziamento. Questo locale è un po’ come una grande famiglia allargata. Chi viene qui, anche da solo, si sente a casa e trova sempre qualcuno pronto a fare baldoria. Abbiamo lavorato sodo per dare forma a tutto questo e siamo felici di continuare questo viaggio insieme".