Il centrodestra va all’attacco. Autodromo aperto, ma alunni a casa. La Lega: "Due pesi e due misure"

Critiche di FdI al primo cittadino di Castel Guelfo, il paese più colpito dall’ultima bomba d’acqua "Il governo ha messo a disposizione i fondi, ma in un anno l’amministrazione ha fatto troppo poco".

Il centrodestra va all’attacco. Autodromo aperto, ma alunni a casa. La Lega: "Due pesi e due misure"

Critiche di FdI al primo cittadino di Castel Guelfo, il paese più colpito dall’ultima bomba d’acqua "Il governo ha messo a disposizione i fondi, ma in un anno l’amministrazione ha fatto troppo poco".

"Esprimiamo rammarico per i contributi erogati dal governo e non messi a disposizione nei confronti delle persone e delle attività che hanno subito più alluvioni, come Castel Guelfo". Marta Evangelisti, capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, concentra le critiche sull’amministrazione di uno dei Comuni più colpiti del circondario imolese. Insieme a Nicolas Vacchi, capogruppo imolese di Fratelli d’Italia, ha rincarato la dose sulla gestione del sindaco, Claudio Franceschi, che ieri aveva sollecitato la realizzazione del Piano speciale che prevede una grande cassa di espansione sotto Castel San Pietro. Unico modo, osservava, per risolvere eventi che si stanno moltiplicando.

"Nel territorio di Castel Guelfo di Bologna si sono verificate ben quattro alluvioni in poco più di un anno, da maggio 2023 a ottobre 2024, di cui due nell’arco di un mese, settembre 2024 e quest’ultima – sottolineano i due meloniani –. I cittadini non ne possono più, sono allo stremo, per l’ennesima volta devono fare la conta dei danni e vedere i propri beni distrutti. Non si può vivere così. Ma, a quanto pare, il sindaco Franceschi in più di un anno non ha fatto nulla di concreto per mettere in sicurezza il territorio, né si è attivato in maniera efficace con altri enti, come la Regione".

Non sono mancate inoltre critiche, da parte di Vacchi, circa l’adozione delle misure di sicurezza imposte dall’amministrazione comunale di Imola nelle giornate di sabato e domenica. "La ratio legata alla chiusura delle scuole per evitare ingenti flussi in certi momenti mi fa sorgere un quesito spontaneo: in Autodromo non si muoveva della gente? E poi, in teatro, da Barbero chi c’era? Se si interviene sui flussi, va fatto trasversalmente, altrimenti non si interviene. Al netto dell’ottimo lavoro svolto e dell’insindacabilità dei piani che non si vogliono contestare, trovo che questa modalità abbia messo in difficoltà centinaia di famiglie. Non ci sono spostamenti di serie A e di serie B".

Anche il consigliere comunale della Lega, Daniele Marchetti, concorda: "Ritengo ci sia una mancanza di coerenza tra le due misure. A monte ci sono state valutazioni differenti, ma nel momento in cui, nella vita di famiglia, piomba un’ordinanza in tarda serata, motivata da un alert che comporta un’ulteriore organizzazione della vita familiare, se gli stessi cittadini vedono dall’altra parte del fiume un parcheggio stracolmo di autoveicoli c’è una incongruenza. Tutto è andato bene, ma non stupiamoci se poi successivamente i cittadini non prendono sul serio gli avvisi dell’amministrazione comunale". In merito a ciò, infatti, Marchetti ha fatto un commento sui fatti avvenuti sabato sera. "Se le restrizioni valgono per tutti nella teoria, ma non nella pratica, è naturale che i ragazzi organizzino una festa in serata. Trovo inutile indignarsi se il cittadino prende sottogamba il monito".

f.p.