Niente fuochi di Capodanno alla Rocca sforzesca. L’impresa di far convivere il tradizionale spettacolo pirotecnico con il maxi-cantiere che da marzo avvolge il monumento simbolo della città non è riuscita. E così, dopo aver salvato l’altrettanto consueto appuntamento con il cinema estivo all’aperto, questa volta il Comune ha dovuto alzare bandiera bianca.
"Il cantiere com’è ora, coprendo anche la parte della Rocca davanti con le impalcature, rende insensato fare lì lo spettacolo – spiega l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi –. Invece che spostare i fuochi d’artificio fuori dal centro, abbiamo deciso di non farli. Stiamo dialogando con gli esercenti per mantenere le persone in centro".
I fuochi erano tornati alla Rocca sforzesca nel 2023, dopo tre anni di assenza dovuta prima al Covid e poi al caro bollette, con quest’ultimo che aveva spinto il Comune a dirottare su altre attività i fondi previsti per lo show. Un ritorno, quello dello scorso anno, molto apprezzato dagli imolesi, che erano tornati a riempire il prato della Rocca e tutta l’area attorno alla fortezza con una presenza numerica particolarmente elevata.
Nell’attesa che venga svelato il programma delle iniziative pubbliche coordinato dal Municipio in vista delle feste di Natale, per quanto riguarda lo show alla Rocca appuntamento dunque al prossimo anno. In questa fase, tutti gli sforzi sono infatti concentrati sui lavori necessari per riportare la fortezza al suo antico splendore e destinati a concludersi, se non ci saranno ritardi sempre in agguato quando si parla di opere pubbliche, proprio alla fine del 2025.
I lavori, previsti all’interno di un quadro economico complessivo da 5,2 milioni di euro, sono finanziati con fondi del Pnrr per 4 milioni e 220mila euro e per 980mila euro dal Comune. L’appalto se lo è aggiudicato nei mesi scorsi la Cims di Borgo Tossignano, che ha presentato agli uffici di Area Blu la migliore offerta dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo: 3,5 milioni più Iva, con un ribasso del 6,5% sulla base di gara. Le operazioni stanno interessando la riqualificazione delle aree esterne, dei cortili e degli spazi interni. Previsto inoltre il rifacimento del tetto, il restauro dei camminamenti superiori e delle murature esterne. L’ultimo restauro della Rocca risale ormai agli anni Settanta.
Prima della chiusura, il Comune aveva investito anche sul fronte della multimedialità. Era infatti stata aperta al pubblico una nuova sala all’ingresso della Rocca dove i visitatori avevano (e avranno in futuro) la possibilità di ripercorrere la storia della fortezza attraverso la proiezione di un filmato che raccontava le varie fasi della sua evoluzione, dalla fondazione ai giorni nostri, realizzato con le più moderne tecniche di ricostruzione in 3D e di ripresa tramite droni. Circa dieci minuti di clip per ammirare la ricostruzione virtuale della Imola duecentesca, all’alba cioè della costruzione della Rocca, del primo fortilizio urbano voluto dai bolognesi essenzialmente per affermare il loro dominio politico sulla città, dei lavori di potenziamento, fino ad epoche più recenti in cui la fortezza è sempre più stata utilizzata come carcere.