
Adriano è imolese, ma passa l’estate a San Pellegrino Nella foto indica alcuni dei rifiuti rimasti sulle sponde del Rovigo
L’onda di rifiuti è scesa a valle il lunedì. "Arrivavano fin lì", e Adriano indica sulla sponda il segno dello scorrere dell’acqua. Il buen retiro di tanti imolesi come lui, che sta nella pace di una casetta in sasso a pochi passi da una idilliaca spiaggetta sulle rive del Rovigo nella località di San Pellegrino (nel comune di Firenzuola) ora invasa da plastiche come mai è successo prima. "Il fiume ti concilia il sonno, d’estate l’acqua è fresca, anche troppo. E’ come un piccolo paradiso per noi, ma ora siamo preoccupati per la sua salute".
Adriano ora che il suo paradiso potrebbe essere in pericolo le è capitato di mettersi a pulire le sponde del fiume?
"Non l’ho fatto, un po’ perché l’acqua era alta, un po’ perché le iniziative dei privati sono state fermate con un’ordinanza. Insomma, noi semplici cittadini non possiamo".
Ma lei cosa ne pensa di queste centinaia di volenterosi pronti a farsi carico dello sgombero degli scarti della discarica?
"Credo sia qualcosa di assolutamente lodevole, sarei in prima fila per aiutare il più possibile. E’ il nostro fiume, noi passiamo l’estate qui, se è sporco non possiamo nemmeno venire in un posto che l’estate concede una vera tregua dal caldo torrido".
Siete molto preoccupati?
"Abbastanza, veder galleggiare le ’sportine’ di plastica non ti incentiva di certo a fare il bagno, e speriamo non ci sia altro che non vediamo".
Dopo il maltempo del 14 marzo cosa si è visto passare sotto casa?
"E’ arrivata molta molta plastica, tutta assieme. Poi piano piano il fiume se l’è portata via, e ora resta solo quella attaccata agli alberi".
E dovesse arrivare un’altra piena?
"Credo che si porterebbe via anche il resto, tutto ciò che le piante, i tronchi e i sassi hanno fermato, perché l’acqua arriva con una grandissima forza"
Molti imolesi hanno scelto di venire qui per passare momenti di tranquillità, perché?
"Per me è una seconda casa, siamo in cinque qui. L’importante ora sarà muoversi in fretta, prima che la situazione degeneri".
Gabriele Tassi