Progetti di riqualificazione di aree come quella di via Remo Tosi, l’ascensore che vedrà l’inizio dei lavori nei primi mesi dell’anno, il nuovo piano urbanistico che includerà un piano-casa, la rotonda all’uscita dal casello dell’A 14 e la ciclopedonale Castel San Pietro-Toscanella di Dozza. Se i suoi primi sei mesi da sindaca di Castel San Pietro Francesca Marchetti li definisce "intensi, caratterizzati purtroppo dal post alluvione, ricchi di incontri e soprattutto di tanto lavoro, sei mesi in cui "possiamo dire di non aver proprio perso tempo, e di questo devo ringraziare i gruppi consiliari e la giunta", l’impressione è che il suo primo anno completo con indosso la fascia da primo cittadino non sarà meno ricco del tempo trascorso dalla sua elezione alla fine del 2024.
Sul piatto temi di fondamentale importanza sui quali, sottolinea la sindaca, "abbiamo gettato le basi nel bilancio arrivato poche settimane fa in consiglio comunale, un bilancio che mette al centro le persone, con tutte le risorse possibili destinate al welfare e senza aumenti di tasse, che mappa anche i bisogni nuovi, che destina ancor maggiori risorse alla disabilità nelle scuole, ai ragazzi con difficoltà".
Se il bilancio ha così già assegnato una rotta alle priorità "mettendo la tenuta della coesione sociale al primo posto", nei restanti capitoli del voluminoso libro ‘2025’ ci sono già altre certezze. "Nei primi mesi dell’anno inizierà il cantiere dell’ascensore di collegamento tra parcheggio dell’ospedale e centro storico e concluderemo la rotonda di viale Roma", assicura Marchetti, e non rientreranno soltanto nel capitolo dei ‘buoni propositi’ anche altre opere attesissime ("la rotonda all’uscita dal casello dell’A14") e datatissime ("la ciclopedonale che collegherà Castel San Pietro e Toscanella di Dozza"). Sarà, il 2025, anche l’anno della ciclabile che collegherà la stazione dei treni con l’area San Carlo, e quello di "una riorganizzazione già partita in questi sei mesi della macchina comunale".
Tra i programmi più importanti rientra quello del nuovo piano urbanistico "che dovrà includere anche un piano-casa, perché la nostra città deve essere attrattiva anche e soprattutto per i giovani", e il progetto avviato con l’Università di Parma che mira a individuare le soluzioni migliori per la riqualificazione del centro storico, di aree come quella di via Remo Tosi ma anche del patrimonio scolastico e sportivo della città (l’anno appena iniziato porterà anche la riqualificazione della palestra delle Pizzigotti). In un ideale ponte tra 2024 e 2025 rientra l’inaugurazione della casa del volontariato che verrà inaugurata nell’anno appena iniziato, uno dei tagli dei nastri di cui Francesca Marchetti va più fiera. "Associazionismo e volontariato non sono soltanto un orgoglio per Castel San Pietro ma sono soprattutto un’inestimabile valore per la nostra città".
Claudio Bolognesi