Mezzo secolo di vita. Ha festeggiato un traguardo importante il Lions Club di Castel San Pietro, spegnendo 50 candeline nel corso di una cena che ha dato l’avvio all’annata 2024-2025. Una storia lunghissima partita nell’anno sociale 1974-75 con il primo presidente, Antonio Parenti. Ora a presiedere il club è Michele Iannuzzi, lucano di nascita e imolese d’adozione, un’esperienza pluriennale nel settore della comunicazione scientifica e del medical marketing, nonché commissario di percorso e team leader di Estrication team per Aci Sport. A fare da contraltare a Iannuzzi, per la parte ’giovanile’ dei Club, Martin Cloroformio, classe 1998, di Castel San Pietro Terme, di professione sales engineer. Anche per quest’anno, l’associazione darà luogo a iniziative di carattere sociale, culturale e benefico in coerenza con i propri principi fondanti: solidarietà e vocazione al servizio.
Nell’appuntamento inaugurale, che ha visto la visita del governatore distrettuale, Patrizia Campari, è stata annunciata l’ideazione di un service riguardante la Pet Therapy, e confermato il tradizionale service intitolato all’artista castellano Cleto Tomba, service quest’anno rivisitato in chiave più moderna e ribattezzato ’Carlo Felice Cillario’. Gli organizzatori per il ’Cleto Tomba’ hanno previsto la realizzazione di un concerto, anticipano, "organizzato dal nostro referente Antonio Olivieri con l’Associazione Lirica Manfreda il cui ricavato andrà a sostenere l’attività di questa associazione sul territorio".
L’altro ormai tradizionale service, il ’Cavazza’, in fase di progettazione assieme al Leo Club, sarà come sempre rivolto "alle scuole castellane con una proposta multidisciplinare finalizzata a realizzare un’esperienza teatrale e un progetto di approfondimento ambientale".
Previsto anche un concreto intervento a favore delle Caritas di Castel San Pietro e Osteria Grande consistente nella donazione di prodotti alimentari. L’attività del Leo Club, sempre insinergia con il club ‘padrino’ dei Lions, comincerà invece con una campagna a tappeto dedicata alla prevenzione dell’ambliopia per bambini e bambine di età compresa fra i tre e i sei anni.
Claudio Bolognesi