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I doni ai piccoli pazienti arrivano con i trattori

Otto trattori fiammanti, anziché le tradizionali renne a traino della slitta, hanno portato l’altro pomeriggio un carico di allegria e...

Uno dei Babbi Natale in trattore mentre arriva all’ospedale Santa Maria della Scaletta per consegnare i doni ai piccoli pazienti

Uno dei Babbi Natale in trattore mentre arriva all’ospedale Santa Maria della Scaletta per consegnare i doni ai piccoli pazienti

Otto trattori fiammanti, anziché le tradizionali renne a traino della slitta, hanno portato l’altro pomeriggio un carico di allegria e regali all’ospedale Santa Maria della Scaletta. Merito di Fontanaagrieventi, associazione che rappresenta agricoltori e operai della Vallata del Santerno, che con il supporto di Babbo Natale in persona ha fatto una sorpresa speciale ai piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria.

Il trattore di Babbo Natale, scortato da altri sette mezzi motorizzati e dalla polizia locale, è arrivato circondato da musiche natalizie e sorrisi, creando un’atmosfera magica che ha catturato l’attenzione di grandi e piccini. Parcheggiato sotto la vetrata della sala giochi della Pediatria, ha regalato ai bambini l’emozione di assistere al suo arrivo spettacolare, con i sacchi pieni di doni ben in vista.

Tra l’entusiasmo generale, Babbo Natale è sceso dal trattore per poi entrare nel reparto, dove ha consegnato i regali ai bambini ricoverati, trasformando il pomeriggio in un momento indimenticabile di festa e condivisione.

"Quest’iniziativa è stata pensata per portare un po’ di serenità ai bambini ricoverati e alle loro famiglie – racconta Marco Linguerri, presidente dell’associazione Fontanaagrieventi –. L’idea di far arrivare Babbo Natale in pediatria a bordo di un trattore è nata dal desiderio di creare qualcosa di unico, capace di sorprendere e toccare il cuore non solo dei più piccoli, ma anche degli adulti. Desidero ringraziare con sincerità tutti coloro che hanno collaborato per trasformare questo progetto in realtà".

Ringraziamento speciale da parte della direzione generale dell’Ausl: "Non sono solo trattori e volontari quelli che abbiamo visto, ma molto di più. Abbiamo visto il calore di una comunità che si prende cura dei suoi piccoli. Un gesto che unisce magia, tradizione e senso di appartenenza".