REDAZIONE IMOLA

Guide condannate, lo sconcerto del Cai

Il presidente Torti: "Preso atto con rammarico della sentenza"

"Conferma la piena solidarietà ai propri soci" il presidente generale del Club alpino italiano, Vincenzo Torti, dopo la condanna dei sei istruttori del Cai imputati per disastro e omicidio colposi nel processo sulla morte di due scialpinisti (tra cui il 52enne imolese Carlo Dall’Osso, a sua volta istruttore Cai di Imola) travolti e uccisi da una valanga il 7 aprile 2018, sul Colle di Chamolé, vicino alla località valdostana di Pila. Tra i condannati nella sentenza di mercoledì scorso anche il 50enne imolese Vittorio Lega, a cui sono stati inflitti due anni, mentre di un anno e sei mesi è stata la pena per Leopoldo Grilli (46 anni) e Matteo Manuelli (45), pure loro imolesi. "Abbiamo preso atto con rammarico della sentenza di condanna pronunciata dal tribunale di Aosta – afferma Torti – che sembra contraddire inequivoche risultanze probatorie e valutazioni espresse dai più autorevoli esperti sentiti in corso di giudizio".