
Polizia stradale in azione
Dozza, 20 marzo 2025 – Quando la Polizia stradale di Imola lo ha fermato mentre guidava un autocarro "senza cintura di sicurezza allacciata e utilizzando il suo smartphone", prima ha detto di non avere con sé la patente perché aveva dimenticato il portafogli, poi ha mentito sulle proprie generalità.
Gli agenti, però, lo hanno smascherato, scoprendo che gli era stata ritirata la patente per guida in stato d'ebbrezza, e "gli hanno contestato l'illecito della guida con patente sospesa, comunicando alla Prefettura di provvedere al suo ritiro", gli hanno sottoposto a fermo amministrativo il veicolo e lo hanno denunciato per le false dichiarazioni.
L'episodio, fa sapere la Questura di Bologna, è avvenuto alcuni giorni fa in via Emilia, in località Toscanella. Alla richiesta di esibire i documenti l'uomo, un 48enne italiano, "ha consegnato la sola carta di circolazione dell'autocarro" e ha appunto detto di "non avere con sè la patente, in quanto aveva dimenticato il portafogli". Il 48enne, inoltre, "ha dichiarato le proprie generalità riferendo di essere il proprietario del veicolo, come riportato sul documento di circolazione".
Gli agenti, però, "non convinti della veridicità delle dichiarazioni, hanno svolto accertamenti sulla sua identità nelle banche dati e visionato digitalmente l'anteprima della foto presente sulla patente dell'uomo del quale erano state date le generalità", accorgendosi subito che "i connotati della persona che avevano davanti erano completamente diversi".
A quel punto hanno invitato a più riprese il 48enne a dire la verità sulla sua identità, e "dopo l'ennesima esortazione" quest'ultimo ha ceduto, fornendo le sue vere generalità. Da qui la scoperta della sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza e i successivi provvedimenti, tra cui la denuncia.