ENRICO AGNESSI
Cronaca

Gp a porte chiuse, la festa è solo a metà

Un po’ di delusione anche dentro l’autodromo. Bacchilega (Con.Ami): "L’amarezza è tanta. Siamo però pronti per il futuro"

di Enrico Agnessi

Quando nel 1996 gli inglesi, inventori del gioco, organizzarono i campionati europei di calcio, coniarono lo slogan ‘Football it’s coming home’. Parafrasando quel tormentone, si può dire che questo fine settimana la Formula 1 torna a casa. L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è infatti la casa di questo sport: se non il salotto buono, almeno una bella taverna rustica; nella quale bere un buon bicchiere di vino (magari d’annata) e farsi cullare dai ricordi.

C’è il sole sul circuito cittadino; ma le tribune sono vuote perché da Roma il Governo ha voluto le porte chiuse. Il risultato è che, mentre dentro il distanziamento sarebbe stato garantito, fuori ci si arrangia come può; al punto che il Comune in serata corre ai ripari con un’ordinanza restrittiva in nome di una maggiore sicurezza.

"L’amarezza è tanta – ammette il presidente di Con.Ami, Fabio Bacchilega, guardando i nuovi seggiolini rimasti immacolati –. L’organizzazione è stata perfetta e avremmo dimostrato di saper gestire l’emergenza dovuta al Covid in maniera esemplare, com’è stato fatto per i mondiali di ciclismo circa un mese fa e come ci è stato riconosciuto dai più alti vertici del mondo sportivo internazionale".

Grande lo sforzo del Consorzio di via Mentana, della controllata Formula Imola e del Comune, rappresentati ieri in Autodromo rispettivamente dal presidente Uberto Selvatico Estense e dal sindaco Marco Panieri, per tirare a lucido un impianto nel quale il Circus era atteso ormai da 14 anni. "Eravamo consapevoli di quello che stavamo organizzando – ragiona Bacchilega – e soprattutto eravamo pronti anche in questo caso, in pochi mesi, a mettere a punto una macchina organizzativa in grado di portare lustro a Imola e a tutti i 23 Comuni del Con.Ami, che hanno investito nella promozione di un territorio che grazie all’Autodromo viene conosciuto in tutto il mondo". Guardando al futuro, con l’imolese Stefano Domenicali pronto a prendere le redini del Circus, Bacchilega comunque non si nasconde: "Mi auguro vada tutto per il verso giusto e che questo sia solo il primo tassello per proporci a questo livello anche nei prossimi anni".

Del resto la pista, come confermano gli addetti ai lavori, è praticamente perfetta. E anche i piloti sembrano entusiasti di correrci. Qualcuno, come il Re nero Lewis Hamilton, lo dice chiaro e tondo; anche se poi ammette che sorpassare oggi in gara sarà praticamente impossibile. Nel paddock, il colore non manca. L’Alfa Romeo si presenta in riva al Santerno una nuova livrea nella quale, tra le altre cose, spicca la scritta ‘Welcome back, Imola’, che sottolinea appunto l’iconicità del circuito. Il pilota francese della Alpha Tauri, Pierre Gasly, sfoggia un casco verdeoro omaggio ad Ayrton Senna. Nei box della McLaren, ultimo Gp per Neil Trundle, l’ex capomeccanico del pilota brasiliano, che va in pensione dopo 52 anni nel mondo delle corse automobilistiche, lasciando il team nel fine settimana del ricordo del tre volte campione del mondo. Sempre in casa McLaren, casco con tricolore italiano per il pilota britannico Lando Norris.

Oggi il semaforo si accende alle 13.10. Prima, spazio all’inno di Mameli interpretato dai ragazzi del trio Il Volo, all’esibizione dei quattro Eurofighter dell’Aereonautica militare e all’impegno dei piloti schierati in griglia contro il razzismo. Previsti 63 giri di pista. In mattinata, va in pista la Formula Renault Eurocup.