
Sabato e domenica alla scoperta dell’ex ospedale psichiatrico e del suo parco. Per le visite ecco dei ciceroni d’eccezione: 89 studenti dei licei imolesi .
Gli spazi dell’ex Lolli si trasformano in un palcoscenico di cultura e natura in occasione delle ‘Giornate di primavera’ del Fai. Domani e domenica, dalle 10 alle 18, appuntamento imperdibile per tutti coloro che desiderano immergersi nella storia e nel patrimonio del territorio imolese. Saranno proposti infatti due percorsi guidati che offriranno un’esperienza unica: il primo condurrà i visitatori alla scoperta degli spazi della palazzina della direzione sanitaria dell’ex ospedale psichiatrico provinciale Luigi Lolli (padiglione 1). Si tratta di un luogo intriso di memoria e significato, che racconta il passato di una struttura simbolo. Completamente ristrutturato tra il 2007 e il 2009, anno della nuova inaugurazione, da allora lo spazio di proprietà dell’Ausl ospita da allora il centro salute mentale, alcuni ambulatori e lo sportello unico distrettuale. Il secondo appuntamento guiderà invece gli amanti della natura in un percorso all’interno del parco che circonda l’ex ospedale: un’area verde impreziosita da alberi maestosi, tra cui cedri, lecci e pini, autentiche testimonianze del XIX secolo.
Organizzate dal gruppo Fai di Imola Dozza e Valle del Santerno guidato dalla Paola Bizzi Bacchini, in collaborazione con l’Azienda sanitaria imolese, le visite avranno dei ciceroni di eccezione: 89 studenti delle classi 3E e 3G del liceo linguistico e 3D E 3F del liceo delle scienze umane di Imola, che hanno portato avanti in questi mesi uno studio dedicato insieme alle rispettive insegnanti di Storia dell’Arte, le professoresse Maria Cecilia Pardi e Mariarita Burgio.
"Questo evento rappresenta un’opportunità speciale per riscoprire il legame tra uomo, storia e ambiente, mettendo in luce l’importanza di preservare il nostro patrimonio culturale e naturale – spiegano i promotori dell’iniziativa –. Le ‘Giornate di primavera’ del Fai non sono solo un’occasione per ammirare la bellezza dei luoghi, ma anche per riflettere sull’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio artistico e della memoria del passato".