Imola, 5 febbraio 2023 - A molti dei residenti nella zona di Montecatone pare di rivivere, pur con proporzioni minori, quanto visto sette-otto anni, quando bande di ladri avevano preso di mira proprio questa zona di collina a pochi passi dalla città. Case sparse, poca illuminazione stradale, traffico ‘riservato’ ai soli abitanti. Nelle ultime settimane, però, diverse abitazioni sono state visitate da bande attrezzate, e questo ha rimesso sul chi vive gli abitanti della zona che hanno attivato alcuni gruppi WhatsApp e, l’altra sera si sono riuniti a Casa Guglielmi per fare il punto sulla situazione.
"Eravamo un bel numero, forse una trentina – racconta uno dei partecipanti – in rappresenta di altrettante famiglie. Alcuni di noi hanno subito la visita dei ladri pochissimi giorni fa. Non vogliamo creare allarmi o fare dell’allarmismo, e non vogliamo nemmeno gettare le croce addosso alle forze dell’ordine, che fanno quello che possono, però...". Però? "Però abbiamo deciso di firmare un documento, una sorta di petizione, da inviare a carabinieri e polizia, per chiedere che i loro passaggi in questa zona siano intensificati".
Nella zona di via Montecatone e di via Belpoggio alcune famiglie sono state derubate quando erano in casa, e questo particolare depone purtroppo a favore dei ladri, nel senso che si tratta di gente abile a non farsi sentire, e quindi difficile da intercettare.
Cosa fare? "Sollecitiamo chi abita in zona a fare sempre denuncia e magari a chiedere agli occupanti di auto ‘straniere’ le ragioni della loro presenza in zona, con il rischio di essere mandati a quel paese, ma è un rischio che secondo me deve essere corso", sottolinea l’abitante che era alla riunione di Casa Guglielmi.
"Non ci sono particolari tensioni qui da noi – prosegue – nonostante la situazione. Se fossero organizzati dei posti di controllo, la voce si diffonderebbe e i malintenzionati starebbero alla larga – riflette l’imolese – Guardi, mentre io e lei parliamo questo fuoristrada è passato già due volte, e non è un’auto delle nostre...". I furti sono stati effettuati forzando gli scuroni delle finestre, le inferriate, appoggiando una scala per entrare dal primo piano e magari trovare all’interno una signora novantenne che vive da sola. "Il segnale che entrino nelle case con la gente dentro è pessimo – aggiunge il residente – L’altra ondata di furti avvenne anni fa: smisero, dopo la reazione delle forze di polizia che furono più presenti, e si spostarono nella bassa.
Comunque, con calma e senza allarmismi vogliamo fare sapere che i furti nelle case qui ci sono. L’altra sera a Casa Guglielmi si è svolto tutto con la massima civiltà, non è saltato fuori nessuno facinoroso. Sappiamo comunque che è difficile monitorare questa zona: ci sarà un lampione ogni chilometro, ed è buio pesto a cinque metri dalle strade, però qualcosa in più va fatto prima che la situazione scappi di mano". E’ stato anche attivato un gruppo WhatsApp, per tenere in contatto gli abitanti e segnalare con tempestività cosa c’è di strano in giro su quelle belle colline.
ma. mar.