Furti al Comprensivo 5: "Tre colpi in 15 giorni. È ora di fare qualcosa"

L’appello della dirigente: "Telecamere necessarie, le istituzioni ci aiutino. Ogni computer o tablet sottratto è un’opportunità in meno per i bambini".

Furti al Comprensivo 5: "Tre colpi in 15 giorni. È ora di fare qualcosa"

Furti al Comprensivo 5: "Tre colpi in 15 giorni. È ora di fare qualcosa"

Tre furti in quindici giorni all’istituto comprensivo 5. L’ultimo blitz in ordine di tempo risale alla notte tra giovedì e venerdì, ed è stato messo a segno nel complesso di Sante Zennaro. Dalla struttura di via Pirandello, sono stati rubati sette pc e vari tablet. E nel tentativo di portare via denaro, sono stati danneggiati la cassaforte e un distributore automatico di bevande.

Due settimane fa, nel giro di un paio di giorni, i ladri erano invece entrati prima alle elementari Sante Zennaro e poi alle vicine Rodari, in via Tiro a segno. Nel primo caso, è stata danneggiata una lavagna multimediale, che i malviventi hanno staccato dal muro; nel secondo, sono spariti ancora una volta pc e tablet. Materiale didattico prezioso per l’attività degli alunni.

Alla fine, oltre al danno economico collegato al furto, c’è però anche quello dei tanti danneggiamenti. Insomma, migliaia di euro da spendere per la collettività. Un conto salato, che purtroppo sono i bambini dell’istituto comprensivo 5 a pagare.

Per questo motivo, dopo aver denunciato gli episodi ai carabinieri, ai quali spetta adesso il compito di provare a dare un volto agli autori dei tre blitz, la dirigente scolastica Adele D’Angelo ieri ha alzato idealmente la voce. E attraverso una lettera aperta, indirizzata all’intera comunità imolese, ha chiesto più attenzione nei riguardi delle scuole Sante Zennaro e delle Rodari. "Giù le mani dall’Ic5 di Imola!", esordisce D’Angelo nella sua missiva. E aggiunge: "Dopo l’ennesimo furto, in qualità di dirigente scolastico, non posso non rivolgere un accorato appello alle istituzioni perché si faccia tutto il possibile per fermare questi atti vandalici – recita la lettera –. Dotare la scuola di strumenti tecnologici all’avanguardia è stato possibile solo con enorme sacrificio. Sdegnati, invitiamo tutti ad una riflessione: ogni dispositivo sottratto alla nostra scuola equivale ad una opportunità in meno per i nostri figli, per i nostri bambini, per il nostro futuro".

Alla luce di quanto è capitato, "appare necessario e ineludibile potenziare gli impianti di videosorveglianza nell’area in cui sono avvenuti i furti, e ci attiveremo a tale scopo", osserva la dirigente scolastica. E conclude: "Mi rivolgo, infine, agli autori di simile nefandezza: con un simile atto, avete derubato anche i vostri bambini, siatene consapevoli. Cari imolesi tutti, dateci una mano!". Lo scorso 4 novembre, era stato invece il liceo scientifico Valeriani di via Guicciardini a finire nel mirino. In quella circostanza, i baby-vandali avevano forzato la porta anti-panico dell’aula di informatica, razziando le monetine dei distributori automatici di bevande, danneggiando computer e marcatempo, e mettendo a soqquadro le aule. Nell’occasione, gli agenti del commissariato di polizia avevano denunciato a piede libero un 16enne.