PATRICK COLGAN
Cronaca

Fuori dalla finestra per fuggire all’incendio: “Non respiravo più, era l’unica possibilità”

La notte da incubo di Michele Stanzione: “C’era tantissimo fumo, le scale era invase dalle fiamme. Paura? Poteva andare peggio”

Michele Stanzione e, a sinistra, la finestra da cui si è calato (foto Isolapress)

Michele Stanzione e, a sinistra, la finestra da cui si è calato (foto Isolapress)

Imola, 31 gennaio 2025 – “La fortuna? Era da solo e a casa. Sono un trasfertista e manco per lunghi periodi, se fossi stato assente forse ci si sarebbe accorti più tardi delle fiamme”. Michele Stanzione, 35 anni, ha vissuto una notte da incubo a Sesto Imolese, in via Stazione di Sesto: la sua casa è andata in fiamme e lui è stato trovato e salvato dai vigili del fuoco mentre era aggrappato alla finestra del secondo piano. Dopo lo scampato pericolo, racconta con lucidità e sollievo di chi è consapevole che poteva andare molto peggio.

Ci racconta cosa è successo?

“Mi sono svegliato mezzo stordito nella mia camera al secondo piano, c’era un odore strano in casa. Non capivo, poi mi sono affacciato e ho visto le fiamme che venivano dalle scale, unica via di fuga. Sono andato in bagno, ho aperto le finestre. Il fumo stava diventando denso, non vedevo più niente”.

Cosa ha pensato?

“Mi devo salvare. E in fretta. Avevo due paure, una era la caldaia, la seconda che svenissi. Da lì ho chiamato i vigili del fuoco e avvertito i vicini, urlando di mettersi in salvo. Ma non riuscivo a respirare nemmeno affacciato alla finestra. Mi sono accorto che gli scuri della finestra sotto erano aperti e potevo raggiungerli, così mi sono calato”.

Non aveva paura di scivolare?

“Potevo fare solo questo. Ma guardi, avevo un’adrenalina in corpo che avrei potuto scalare l’Everest. Ero in maglietta e pantaloncini, scalzo e non sentivo freddo, nulla. A quel punto ho cercato di calmarmi, respirare aria pulita e non scivolare”.

Poi sono arrivati i soccorsi.

“I vigili del fuoco sono arrivati subito, in pochi minuti, mi hanno salvato e hanno spento tutto. Sono stati bravissimi, davvero, non so come ringraziarli. Poi mi hanno affidato al 118 che mi ha fatto tutti i controlli”.

E ora?

“I danni ci sono, pensavo anche peggio però. Ma l’importante è che nessuno si sia fatto male”.