Addio a Luca Calderoni, una folla commossa al funerale del 16enne: “Vivi nei nostri cuori”

Tanti amici e compagni di scuola alle esequie a Sesto Imolese. Palloncini e cartelli: “Eri il più piccolo, ma eri il più grande”. Nicolas Vacchi era stato il suo catechista: “Tu non sei andato via”

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Il corteo di motorini verso Sesto

Imola, 29 settembre 2024 – “Eri il p piccolo, ma eri il più grande”. Un addio commovente quello che gli amici e i compagni di scuola dell’Alberghetti hanno voluto dare, ieri, a Luca Calderoni, il ragazzo di soli 16 anni morto martedì sera in un tragico incidente in moto in via Correcchio. Gli amici hanno scritto alcuni cartelli con messaggi davvero toccanti, mentre una folla commossa ha preso parte ai funerali che si sono svolti a Sesto Imolese, dove il 16enne viveva con la famiglia.

Il corteo funebre è partito dalla camera mortuaria dell’ospedale di Imola, poi è arrivato alle scuole di Sesto, quindi si è diretto alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta della frazione, dove è stata celebrata la messa da don Philip. Ad accompagnare Luca, anche un piccolo corteo di moto e motorini, guidati dagli amici con la stessa passione per le due ruote che aveva Calderoni. Tutti i partecipanti si sono stretti a Marco e Silvana, i genitori di Luca, e agli altri parenti presenti.

Fra i ’ministranti’, c’era anche Nicolas Vacchi, che ha preso la parola come catechista ed educatore di Luca e del ’Gruppo giovani’ della Parrocchia di Sesto frequentata da Luca.

“Caro Luca, intervengo e prego, in questo giorno così difficile per i tuoi genitori, per tuo fratello, per i tuoi familiari e per tutti i tuoi amici che ti hanno tanto amato – ha detto Vacchi –. Quando l’altra sera, ho appreso quasi subito della drammatica notizia non ci volevo credere. Faccio il catechista da quando avevo meno di quindici anni, e quindi sono altrettanti sedici anni che accompagno i ragazzi alla Fede in Cristo. Ma mai in questo tempo mi era successo, e mai era accaduto in questi ultimi tempi alla nostra comunità, di dover accompagnare un nostro così giovane amico al pietoso ufficio delle esequie cristiane. Ed è molto difficile per ciascuno di noi, per i tuoi genitori e familiari e amici. Caro Luca, tu non sei scomparso, come dicono i necrologi, perché vivi nelle nostre menti, vivi nei nostri cuori, vivi in certi ricordi od espressioni che ci hai lasciato nel tuo quotidiano, ma soprattutto sei al cospetto di Dio. Caro Luca – ha concluso Vacchi –, ricordo ancora le tue domande curiose al catechismo, la tua voglia di giocare e stare con gli amici, e il tuo rispetto. E ci rivedremo, caro Luca, come ci siamo promessi”.

Gli amici hanno voluto salutare Calderoni con palloncini bianchi e azzurri. Dopo la cerimonia in chiesa, Calderoni è partito per il suo ultimo viaggio verso il cimitero di Villa San Martino, dove è avvenuta la tumulazione.