ZOE PEDERZINI
Cronaca

Frontale auto-camion. Artista di settant’anni muore in ospedale dopo 4 giorni di agonia

Comunità in lutto per Felice Molino, scultore e pittore di talento. Montanari: "Sempre vicino alla sua gente, ci lascia un amico".

Felice Molino, in arte Fe.Mo., era originario di Vasto, ma residente da quasi 30 anni a Villafontana

Felice Molino, in arte Fe.Mo., era originario di Vasto, ma residente da quasi 30 anni a Villafontana

Dopo quattro giorni si è spento Felice Molino, in arte Fe.Mo. Il 70enne, originario di Vasto, in Abruzzo, ma residente da quasi 30 anni a Villafontana di Medicina, si era schiantato nel tardo pomeriggio del 14 febbraio sulla San Vitale Ovest. All’altezza del Tamoil, dove si era fermato per fare rifornimento, il 70enne alla guida della sua amata Fiat Seicento si è scontrato con un camion. Dall’area di servizio si era reimmesso sulla San vitale in direzione Bologna, mentre il camion procedeva verso Medicina. Le cause dell’impatto, al vaglio della Polizia locale di Imola, sono ancora sconosciute.

Quel che è certo è che l’asfalto era bagnato e l’impatto era stato devastante. Molino era infatti rimasto incastrato nell’abitacolo. Estratto dai pompieri era stato trasportato in elisoccorso al Bufalini di Cesena in codice di massima gravità. Il 70enne non si è mai ripreso purtroppo e, ieri mattina, il suo cuore si è arreso. Un artista che ha sempre celebrato la libertà nelle sue opere e nella sua vita. Un pittore, scultore, organizzatore di eventi, ma soprattutto un uomo appassionato.

A Medicina, FeMo era una figura di riferimento per il suo impegno artistico e sociale. Le sue iniziative, come l’Estemporanea di pittura a Villa Fontana e l’Estemporina dei piccoli a Medicina, hanno contribuito alla vivacità culturale del territorio; così come le sue sculture e quadri hanno impreziosito vari angoli della città. La sua collaborazione nei progetti di riqualificazione dei parchi locali, arricchiti con le sue opere, è un altro esempio del suo desiderio di lasciare un’impronta duratura nel paesaggio urbano.

Negli ultimi anni, si era concentrato su nuovi progetti come il Riciclo Art, una riflessione artistica e sociale sul recupero dei materiali e sulla ’resistenza’ contro lo spreco. Il suo lavoro era un atto di passione, attraverso il quale cercava di trasmettere un messaggio di rinnovamento e rinascita.

Le sue opere hanno viaggiato più di lui: Ortona, Montesilvano, Rio de Janeiro, New York. Tuttavia, FeMo rimaneva un artista di strada, sempre vicino alla sua gente. "Ci lascia un amico – dice il sindaco Matteo Montanari –. Mi ricorderò sempre quando nel 2023 abbiamo evacuato le case vicine al torrente Gaiana, compresa la sua. Non c’è stato modo di farlo uscire finché non ha terminato l’opera che stava dipingendo. L’ispirazione l’aveva colto proprio nel pieno dell’alluvione".