ENRICO AGNESSI
Cronaca

Formula 1, Imola sogna la festa con Leclerc: città assediata dai fan della Ferrari

Boom di presenze. Niente sciopero dei treni: Salvini precetta, il sindaco Panieri ringrazia

Imola (Bologna), 18 maggio 2024 – In tarda mattinata, quando le monoposto non sono ancora scese in pista, il chilometro e mezzo che separa la stazione ferroviaria dall’Autodromo attraversando tutto il centro storico è una lunghissima catena umana. È l’immagine potentissima del popolo della Formula 1 che torna a Imola dopo il tragico rinvio causa alluvione di un anno fa. Oggi sul Santerno splende il sole. E anche se è solo venerdì, il colpo d’occhio in città è già dei migliori.

"Se continua così, non arriviamo a sera", ammette il barista impegnato cambiare il primo fusto di birra di una lunga serie. Un’invasione, guidata dai ferraristi che sperano con un Charles Leclerc primo nelle prove libere di ieri. Alla fine le presenze sono alcune decine di migliaia. E anche se dati ufficiali sulla prima giornata non ne arrivano, l’obiettivo di raggiungere quota 200mila nel weekend sembra possibile.

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Il circuito è blindato. Impensabile ripetere le imprese che mettevano a segno Stefano Domenicali e i suoi amici qualche lustro fa. "Da piccolo andavo a vedere le gare alla Tosa con loro – racconta l’imolese che oggi è a capo della Formula 1 –. Al tempo si vivevano in maniera diversa: si entrava la notte prima, si stava svegli e la domenica dopo due o tre giri ci si addormentava perché si era stanchi. Era vivere l’esperienza di un evento che per Imola ha sempre rappresentato qualcosa di unico ed eccezionale".

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Oggi gli unici campeggi sono quelli, autorizzati e a pagamento, nei pressi del circuito.

"Per i camper non c’è più spazio, ma abbiamo ancora una quarantina di posti per le tende – spiega Alessandra, che ne gestisce una delle quattro aree attrezzate presenti in città –. I tifosi sono belli carichi, devono recuperare l’anno perso. Come tutti del resto".

Il cuore pulsante del Gran premio è oggi la Fan zone: musica, maxi-schermi e simulatori di guida. E ancora una ruota panoramica, spazio per i selfie con il trofeo del Mondiale o su un finto podio. Tante monoposto in esposizione e un grande palco per vedere da vicino (si fa per dire) i piloti.

Due cose non cambiano rispetto al passato: l’amore per la Ferrari e quello per Ayrton Senna. Alla Tosa ci sono due enormi striscioni: uno con il Cavallino rampante, l’altro per i 30 anni dalla morte del campione brasiliano. La Rivazza resta invece il posto preferito dai tifosi delle Rosse. "Siamo partiti di notte – racconta una coppia in arrivo dal Veneto, seduta sui seggiolini in cima alla ‘collina della passione’, già discretamente affollata –. Restiamo fino a domenica sera. È dal 2006 che la Ferrari non vince a Imola, dai tempi di Schumacher. Ora tocca a Leclerc".

Se lo augura anche Pietro Benvenuti, direttore dell’Autodromo: "Una Ferrari così ci incoraggia ad avere ancora più gente. Le 200mila presenze? Ormai la sfida è quella".

L’arrivo dei tifosi a Imola sarà agevolato anche dall’ordinanza di precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini nei confronti delle sigle sindacali che avevano indetto lo sciopero del trasporto ferroviario per domani. "Il Gran premio significa lavoro, turismo, una grande immagine di efficienza e competitività in tutto il mondo. Non garantire alle persone di arrivare in sicurezza a Imola è qualcosa che non potevo tollerare", le parole del ministro. E il sindaco Marco Panieri: "Ringrazio Salvini per essersi attivato in questa direzione, comprendendo le motivate preoccupazioni del territorio. A quanti sono in viaggio per raggiungere la nostra città dico: Imola vi aspetta, bentornati a casa vostra". Proteste dalla Cgil: "È importante occuparsi del turismo, ma è allo stesso modo rilevante tenere presente i diritti dei lavoratori".