Imola - 8 gennaio 2020 - Prende forma il piano per riportare la Formula 1 in Autodromo nel 2021. Dopo mesi di lavoro lontano dai riflettori, ora la trattativa per ospitare la seconda edizione consecutiva del Gran premio dell’Emilia-Romagna in riva al Santerno è entrata nella sua fase decisiva. C’è un’intesa di massima, di certo non ostacolata dal recente insediamento dell’imolese Stefano Domenicali alla guida di Liberty Media, sulla base di un prezzo più alto rispetto a quello (scontato) strappato nel 2020; ma ancora lontanissimo dai tradizionali 20/25 milioni chiesti dagli organizzatori in epoca pre-Covid. L’accordo ruota però attorno alla possibilità di far entrare all’Enzo e Dino Ferrari alcune migliaia di spettatori, unica possibilità per l’Autodromo di rientrare almeno in parte delle spese sostenute. In pratica, più o meno lo scenario dello scorso autunno; quando però tutti gli sforzi profusi da Con.Ami e Formula Imola per garantire l’ingresso in sicurezza del pubblico nell’impianto (attraverso le ‘tribune a petalo’) sono stati vanificati dall’avvio della seconda ondata della pandemia. Rispetto a fine ottobre-inizio novembre, la situazione della punto di vista sanitario è però tutt’altro che migliorata. Un motivo, questo, per il quale i Gp di Australia e Cina, rispettivamente primo e terzo appuntamento del Mondiale 2021, sono destinati a slittare. E Imola? Fino a qualche settimana fa, l’Enzo e Dino Ferrari puntava tutto sul 25 aprile. Una data particolarmente evocativa, in quanto già teatro in passato di numerosi Gp di San Marino. Uno ‘slot’ tornato libero anche del calendario ufficiale della Federazione, dopo il forfait del Vietnam. Ora però lo scenario è leggermente diverso: nella seconda bozza ufficiosa che circola in questi giorni tra gli addetti ai lavori figura l’esordio in Bahrain del 26-28 marzo, seguito proprio da Imola. La gara cittadina non si svolgerebbe più nel weekend del 23-25 aprile, bensì in quello precedente: 16-18 aprile. A cavallo tra la fine del mese e l’inizio di maggio, infatti, il Circus si trasferirebbe prima in Portogallo e poi nella vicina Spagna, per chiudere a Montecarlo questa primissima parte di stagione molto europea. Sul fronte istituzionale, l’Autodromo ha da tempo buoni alleati. Al di là di Domenicali, che deve evidentemente fare gli interessi della società rappresentata ma sa bene quanto Imola sia stata apprezzata in autunno dai piloti, c’è innanzitutto la Regione. L’ente di viale Aldo Moro, che lo scorso anno ha messo sul tavolo 1,2 milioni di euro, è consapevole che l’eventuale impegno economico per il Gp 2021 dovrà essere ancora maggiore. E non a caso nell’ultimo bilancio di previsione ha inserito un pacchetto da 11,5 milioni per il triennio riservato al "sostegno ai grandi eventi", tra i quali oltre alla F1 vengono citati Giro d’Italia, Moto Gp, Ironman, Circuito delle Maratone e ipotesi Tour de France. «Stiamo lavorando per riportare il Gp di Imola, già un anno dopo con tutto l’indotto che può avere", ha ribadito dieci giorni fa il presidente Stefano Bonaccini. Dopo la nomina di Gian Carlo Minardi alla guida di Formula Imola ci si aspetta il sostegno dell’Aci, con il presidente Sticchi Damiani che, a inizio dicembre, ha incontrato Jean Todt (numero uno Fia) assieme all’assessore regionale Stefano Corsini, al sindaco Panieri e al presidente del Con.Ami, Bacchilega. A quest’ultimo, il compito di sostenere Formula Imola nel portare a termine un calendario eventi che, in caso di ritorno della F1, nel rispetto della normativa potrà contare solo su una trentina di giornate in deroga anziché le consuete 60. E dunque su introiti decisamente ridotti rispetto al recente passato.
CronacaFormula 1 Imola 2021: ecco il piano per confermare il Gp in aprile