Avviate le opere più urgenti, e in attesa dei piani speciali che dovrà presentare il commissario Francesco Paolo Figliuolo, prende il via un nuovo pacchetto di interventi per la messa in sicurezza dei fiumi, compresa la rimozione dei materiali trasportati all’interno dei corsi d’acqua.
La Regione, d’intesa con la struttura commissariale, prosegue così il lavoro di ricostruzione attraverso l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Una ulteriore stagione straordinaria di cantieri che vede impegnati anche i Consorzi di bonifica, insieme agli enti locali e agli altri enti attuatori.
Nel dettaglio, per quanto riguarda fiumi e torrenti del circondario, i lavori riguarderanno Idice (Medicina); Sillaro (Imola e Medicina); Gaiana (Castel San Pietro); Quaderna (Medicina). A completare il quadro, si unisce la programmazione dei fondi Pnrr, Fesr, Fsc e dei fondi della programmazione regionale a valere sul 2024 e il 2025. In questo caso, i cantieri interesseranno i torrenti Idice, Sillaro, Gaiana, Quaderna nel tratto di Medicina.
Complessivamente, per tutta la provincia di Bologna, si tratta di quasi 70 interventi per un totale di oltre 100 milioni di euro.
Venendo invece ai cantieri già avviati dopo l’alluvione di maggio (e in alcuni casi già conclusi), da ricordare gli interventi su Idice (Medicina); Quaderna (Medicina); Gaiana (Medicina); Sillaro (via Merlo, Via del Tiglio, via Case Nuove, via Ladello, Imola e Medicina) e altri interventi su diversi corsi d’acqua minori per la rimozione di alberi, sfalci e frane che hanno riguardato, nel circondario, Castel San Pietro e Casalfiumanese.
"A fronte di un evento estremo, epocale, abbiamo iniziato subito a lavorare – sottolineano Stefano Bonaccini e Irene Priolo, rispettivamente presidente della Regione e vicepresidente con delega alla Protezione civile –, ingaggiando una vera e propria lotta contro il tempo, per mettere in sicurezza i territori colpiti e i rispettivi abitanti. Buona parte degli interventi di somma urgenza è stata completata, lavori che si sono rivelati efficaci già la settimana scorsa, nella gestione e contenimento del nuovo, pesante evento di maltempo. Il nostro impegno continua con l’avvio di una nuova serie di cantieri, per rendere il territorio più sicuro".
In parallelo, bisogna però lavorare anche sul versante della prevenzione.
"Dobbiamo elaborare una visione nuova e un nuovo assetto complessivo del territorio, perché l’evento di maggio ha completamente sconvolto quello precedente – concludono Bonaccini e Priolo –. Abbiamo già messo in campo una task force insieme all’Autorità di bacino, Aipo, all’Associazione nazionale delle bonifiche, ma anche con le Università di Parma, Padova, Modena-Reggio Emilia e con il Politecnico di Milano, per studiare le conseguenze di questi eventi e le possibili azioni per il futuro. Perché non c’è un attimo da perdere nella gestione dei cantieri più urgenti, ma non c’è neppure tempo da perdere per progettare il nuovo assetto. Il nostro impegno continua ad essere massimo".