Feste Rinascimentali. Tra cavalieri, dame e falchi

A Castel del Rio è tornato lo spettacolo con un salto indietro nel tempo. Bertozzi: "Siamo riusciti a completare l’intero cartellone nonostante il vento".

Feste Rinascimentali. Tra cavalieri, dame e falchi

Feste Rinascimentali. Tra cavalieri, dame e falchi

Meteo ballerino e posticipi a parte, l’edizione numero 40 delle Feste Rinascimentali di Castel del Rio si è chiusa con un bilancio positivo. Un grande sforzo organizzativo per lo staff dell’associazione Alidosiana guidato dal giovane Christian Bertozzi che, con un’autentica corsa contro il tempo, è riuscito a traslare di una settimana quasi tutta la programmazione domenicale: "Il vento ci ha creato qualche grattacapo di troppo ma alla fine siamo riusciti a completare l’intero cartellone con le varie attrazioni – racconta Bertozzi –. Nella zona del Ponte Alidosi le correnti d’aria, per fortuna, erano meno forti e lo spettacolo dei fuochi artificiali ha chiuso al meglio l’evento". Davanti a una bella cornice di pubblico: "Sicuramente, in termini numerici di presenze, abbiamo pagato lo scotto del rinvio da una domenica all’altra a causa del maltempo – aggiunge –. Non è stato facile condensare la promozione della data posticipata in così pochi giorni. Tranne l’esibizione dei rapaci e quella del tiro con l’arco, però, abbiamo mantenuto inalterato il programma". Merito delle buone relazioni maturate nel corso degli anni: "Gruppi e artisti hanno impegni pianificati di anno in anno e trovare sostituiti al volo è stata una vera impresa – analizza il presidente –. Collaborazione, disponibilità e amicizia oltre all’ottima nomea delle nostre Feste Rinascimentali hanno innescato un proficuo passaparola tra addetti ai lavori per reclutare a tempo di record altri professionisti e comitive". Insomma, tutto è bene quel che finisce bene: "Grandi e piccini hanno fatto tappa qui per ammirare uno spettacolo che riporta indietro le lancette dell’orologio del tempo – conclude Bertozzi –. Tanti apprezzamenti per la sfilata storica in abiti d’epoca che ha radunato più di 200 figuranti".

Mattia Grandi