
Nella categoria pennuti, la faraona vanta sicuramente un fascino speciale e ben si addice al pranzo deIla domenica. Considerata come una sorta di selvaggina domestica per il colore e il sapore più deciso, ha comunque carni magre come il pollo ma può essere protagonista delle stesse ricette pensate per il fagiano. La faraona è quindi un ibrido fascinoso, in bilico tra la magrezza della carne del pollo e la pigmentazione post cottura degna delle carni selvatiche, catalogate come nere, la ricchezza proteica tipica delle carni rosse e la fresca fragranza di quelle bianche.
Faraona novella arrostita con succo di arancia e melagrana: ingredienti. Una faraona, 2 arance, un limone, una melagrana, un bicchiere di vino bianco, un bicchiere di vino rosso, un bicchiere di aceto bianco, salvia, alloro, odori (sedano, carota, cipolla, bacche di ginepro), un mestolo di brodo.
Pulite, fiammeggiate e lavate bene la faraona. Lasciatela a bagno in acqua e aceto bianco per 30 minuti circa. Scolatela e adagiatela in una teglia. Ponete al suo interno 12 arancia, la salvia, l’alloro e conditela con sale e pepe. Ponetela in forno a 210°. Dopo circa 15 minuti spruzzatela con il vino bianco e fate evaporare. Bagnate con il succo di mezza arancia e di un limone e portate a termine la cottura aggiungendo eventualmente un po’ di brodo. Fatela cuocere per un’ora e 15 minuti circa.
Nel frattempo preparate la salsa nel modo seguente: sminuzzate le verdure e fate rosolare con olio assieme al collo della faraona. Versate il vino rosso e lasciate evaporare aggiungete il succo di un’arancia e una scorza, un mestolo di brodo, le bacche di ginepro schiacciate, sale e pepe. Fate bollire per 30 minuti e filtrate. Se risultasse troppo lenta legare con un po’ di maizena.
Tagliate la faraona, disponetela sui piatti e nappate con la salsa. Spargete qualche chicco di melagrana e lo stupore sarà generale.
A cura di Ambra, ristoratrice e sommelier