Ex Martelli, voto unanime a Dozza. Minoranza e maggioranza dicono no

Approvata in consiglio comunale la mozione congiunta presentata con la firma dei due gruppi. Il sindaco presenta un documento di due anni fa in cui l’amministrazione respinse una parte del progetto.

Ex Martelli, voto unanime a Dozza. Minoranza e opposizione dicono no

Ex Martelli, voto unanime a Dozza. Minoranza e opposizione dicono no

Dozza (Bologna), 3 luglio 2024 – È stata approvata con voto unanime nella prima seduta del consiglio comunale del nuovo corso amministrativo di Dozza l’annunciata mozione congiunta tra maggioranza e opposizione contro l’impianto di trattamento rifiuti all’ex Martelli. Una richiesta urgente elaborata di concerto da entrambi i gruppi consiliari dozzesi di maggioranza e opposizione.

Il documento è stato subito inoltrato alla Conferenza dei Servizi e alla giunta regionale. Toccherà a queste due realtà, infatti, esprimere il parere definitivo sul progetto che riguarda il sito di Toscanella e il progetto. Ma durante il consiglio comunale di un paio di sere fa, il sindaco Luca Albertazzi – appena rieletto per un terzo mandato amministrativo – ha fatto emergere anche un altro elemento sulla vicenda: "Dopo l’acquisto in asta dell’area dell’ex Martelli Tessile da parte della Cfg Ambiente (era il 15 settembre del 2021, ndr), il 28 gennaio 2022 il consiglio locale di Atersir ha discusso, senza che il nostro municipio ne fosse a conoscenza, la possibilità che Hera partecipasse a un investimento per la realizzazione di un impianto di soil washing sul sito finanziato con fondi Pnrr per 6 milioni di euro – ha svelato il primo cittadino durante la seduta –. Da parte nostra ci fu l’immediata richiesta di chiarimenti – ha aggiunto Albertazzi – e nel giro di pochi giorni furono fornite alcune delucidazioni dalle quali emerse, in un quadro complessivo di incertezza, che i beni mobili, immobili e immateriali dell’impianto sarebbero stati addirittura intestati al Comune. Una prospettiva bloccata sul nascere dalla nostra risposta contraria messa nero su bianco. Era il 9 febbraio del 2022".

Con tanto di motivazioni: "Il progetto non era chiaro, mancavano informazioni ed eravamo preoccupati dell’impatto di un tale impianto per territorio e comunità – ha sottolineato l’amministratore prima di tornare sulla recente campagna elettorale animata da toni particolarmente accesi sull’argomento –. Progetto Dozza ha scelto di gestire la delicata questione, che ha un’anima tecnica piuttosto complessa, dando priorità assoluta alla conoscenza e alla comprensione di tutti gli aspetti. Non abbiamo strumentalizzato la cosa neanche nelle fasi più critiche preelettorali dove il comune è stato accusato più volte immotivatamente".

Il sindaco ha rivendicato il profilo mantenuto nel corso della campagna eletorale: "Ora emerge il quadro nella sua interezza e si evidenzia l’estrema serietà dell’operato dell’amministrazione comunale – ha rimarcato Albertazzi -. Se qualcuno deve fornire spiegazioni sulla vicenda questo non è certo il comune di Dozza. Noi amministriamo così, in modo molto differente sul piano culturale da quanto propone la politica classica. No alle strumentalizzazioni e alle sentenze facili su un filone che avrà il suo epilogo con il parere della Conferenza dei Servizi e della Regione. Bene – ha concluso il sindaco Albertazzi – l’unità del voto in consiglio comunale, un segnale chiaro della volontà della comunità".