Educazione finanziaria a scuola. Banca di Imola in prima linea: "Un aiuto a ragazzi e famiglie"

Il presidente di Abi e ’La Cassa’: "Nella fase etica del risparmio e in quella dell’investimento questo tipo di insegnamento deve essere un processo permanente a supporto dei cittadini".

Educazione finanziaria a scuola. Banca di Imola in prima linea: "Un aiuto a ragazzi e famiglie"

Educazione finanziaria a scuola. Banca di Imola in prima linea: "Un aiuto a ragazzi e famiglie"

L’educazione finanziaria a scuola. Anche Banca di Imola aderisce al progetto portato avanti da dieci anni dalla Feduf (Fondazione per l’educazione finanziaria promossa da Abi, Associazione bancaria italiana), che promuove nelle scuole di ogni ordine e grado lezioni e cicli di incontri, laboratori e approfondimenti sull’educazione finanziaria. Educazione finanziaria che, con legge del 5 marzo 2024, è diventata anche materia ufficiale di insegnamento scolastico, ricompresa nell’ambito dell’educazione civica. L’adesione ai progetti di Feduf, articolati secondo diversi moduli di insegnamento in base alle richieste dei docenti, è gratuita e gli orari così come i progetti vengono concordati con dirigenti scolastici e docenti. L’anno scorso sono stati 552 gli eventi, tra incontri e lezioni, promossi da Feduf in tutta Italia, con 55.303 studenti e 2.150 insegnanti coinvolti, con lezioni tenute in presenza o in modalità digitale e mista dai docenti di Feduf.

La Cassa di Ravenna, la Banca di Imola e il Banco di Lucca e del Tirreno (Gruppo La Cassa di Ravenna) sono tra le 43 banche che sostengono direttamente questo progetto, particolarmente importante in una fase in cui i fattori economici e finanziari sono sempre più cruciali nella vita delle famiglie e delle imprese. Non a caso ogni anno le richieste di lezione aumentano e la Feduf, che quest’anno ha festeggiato il proprio decennale sottolineato anche da due importanti incontri ufficiali con papa Francesco e con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (cui ha partecipato il presidente di Abi e del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli), si trova a fronteggiare un numero sempre maggiore di richieste da parte degli istituti scolastici, alle prese sia con l’esigenza di reperire insegnanti specializzati per far fronte alla nuova legge sia di allargare il perimetro di conoscenze dei propri studenti a temi sempre più importanti dell’attualità.

"Cento lire del 1913 avevano perso nel 1947 il 97% del proprio valore – ha ricordato Patuelli all’assemblea del decennale della Feduf –. Ecco perché nella fase etica del risparmio e in quella non meno etica dell’investimento l’educazione finanziaria deve essere un processo permanente che supporta le famiglie, gli imprenditori e i giovani".

Le tre banche del Gruppo La Cassa di Ravenna, ovvero oltre alla capogruppo Banca di Imola e Banco di Lucca e del Tirreno, saranno ancora più impegnate al fianco di Feduf nell’anno 2024-2025 per lo sviluppo dell’educazione finanziaria e per il risparmio nelle scuole: le scuole interessate possono scrivere a scuola@feduf.it o contattare il numero 335 7269756.