ENRICO AGNESSI
Cronaca

Ecco la tariffa puntuale. Come buttare i rifiuti: il mosaico delle regole nelle varie zone

In centro storico una famiglia di quattro persone avrà a disposizione tre svuotamenti al mese del bidone dell’indifferenziata. L’assessora Spada: "Nuova modalità più conveniente della Tari".

Ecco la tariffa puntuale. Come buttare i rifiuti: il mosaico delle regole nelle varie zone

Prendono forma i contorni della Tariffa corrispettiva puntuale, pronta a debuttare anche a Imola dal primo gennaio in sostituzione della Tassa sui rifiuti. Secondo il nuovo progetto, che approderà venerdì in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva, il numero di conferimenti prepagati a disposizione dei cittadini sarà diverso a seconda delle modalità di raccolta (porta a porta o cassonetti stradali) e dunque delle varie zone del territorio. Superata tale soglia, si paga un extra. Extra che, almeno per quanto riguarda il sistema delle calotte apribili solo con la tessera, si attesterà attorno agli 80 centesimi per ciascun conferimento ulteriore di rifiuti indifferenziati (le aperture sono libere per carta, plastica, vetro e organico). Partendo dalla zona industriale, dove c’è il porta a porta e la capienza dei bidoncini è di 30 litri, una famiglia composta da un solo componente potrà contare su 28 svuotamenti all’anno; una da due ne avrà invece a disposizione 35; un nucleo da tre 43; uno da quattro 48; uno da cinque 52; una famiglia da sei o più componenti avrà infine 55 svuotamenti. In pratica, visto che in un anno ci sono 52 settimane, una famiglia di quattro componenti che abita in zona industriale può disporre di tre svuotamenti al mese senza dover pagare un extra.

Venendo invece al centro storico, altra zona dove c’è il porta a porta ma a fronte di una capienza dei bidoni che sale a 40 litri, il numero degli svuotamenti prepagati è il seguente: 21 per una famiglia con un solo componente); 26 per un nucleo da due; 32 da tre; 36 da quattro; 39 da cinque; 41 per sei o più persone). In considerazione delle 52 settimane all’anno, una famiglia di quattro componenti che risiede in centro storico può contare su tre svuotamenti al mese. Eccoci poi ai quartieri residenziali, dove c’è il sistema con le tessere per aprire i contenitori stradali che hanno una capienza di 20 litri. Una sola persona avrà a disposizione 42 conferimenti prepagati; un famiglia da due persone 52 conferimenti; da tre persone 64; da quattro 72 (sei al mese); da cinque 78 e da sei o più 82.

Fin qui gli utenti domestici. Per quanto riguarda invece le aziende, per tutte le tipologie di contenitori (sostituiti di recente dopo un confronto con le realtà interessate) sono stati previsti 26 svuotamenti annui prepagati. Nel complesso, l’obiettivo è arrivare all’84% di differenziata nel 2027, dopo essere passati dal 55% del 2015 al 78% dello scorso anno grazie al nuovo sistema di raccolta. E mentre i cittadini sono preoccupati da una possibile crescita dei costi, nonché dal rischio che aumentino gli abbandoni dei rifiuti in giro per la città, il Comune prova a tranquillizzare: "La tariffa corrispettiva puntuale è complessivamente più conveniente rispetto al regime Tari", ha ribadito in settimana l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada, durante la commissione consiliare nella quale è stata illustrata la novità. "E le aziende, nel passaggio da tassa a tariffa, ottengono una detrazione del 10%", sottolinea sempre l’assessora. Nel complesso, "fare una raccolta differenziata di buona qualità aiuta a contenere la bolletta – conclude Spada -. Vengono mantenute le agevolazioni per conferimenti alla stazione ecologica e per il compostaggio domestico. Attualmente la raccolta differenziata ha permesso di contenere la bolletta di 25 euro medi a famiglia all’anno".