
Eccellenza San Domenico. Confermata la doppia stella nella prestigiosa guida Michelin
Il San Domenico di Imola si conferma anche quest’anno come il ristorante due Stelle Michelin più longevo d’Italia.
La bella notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri durante la celebrazione ufficiale delle Stelle della Guida Michelin al Teatro Grande di Brescia.
Una magia, quella della doppia Stella cucita sulla divisa dello staff del tempio del gusto imolese, che si rinnova dal 1977. Merito dell’eccezionale lavoro della squadra guidata dallo chef Max Mascia: "Una consacrazione per tutto il team, brigata e sala – ha commentato a caldo il giovane ma già pluridecorato timoniere del ‘Sando’ –. Questi sono mesi molto belli in cui tocchiamo con mano un equilibrio bellissimo tra identità, passione e valori di ieri, di oggi e di domani".
La ciliegina sulla torta per coronare un 2023 ricco di riconoscimenti.
Il sommelier Francesco Cioria, infatti, è stato dichiarato quest’anno ‘Miglior Sommelier d’Italia’ durante l’evento Vinoway Wine Selection 2024.
Un gettone in più che si aggiunge al già ricchissimo palmares: dall’alloro come il ‘Miglior sommelier d’Italia 2016’ del Best Italian Wine Awards al celebre attestato raccolto per il ‘Dire fare e sognare’.
Senza dimenticare il premio ‘Identità di sala’ e la palma tributata dall’Académie Internationale de la Gastronomie.
Ma la gioia è doppia perché qualche giorno fa Max Mascia è stato premiato ‘Chef dell’Anno’ dalla Guida Emilia Romagna a Tavola per le sue indiscutibili capacità gestionali di una delle cattedrali della cucina italiana. Successi incastonati in un periodo storico che traghetta il San Domenico in una nuova dimensione.
Quasi 17 mesi fa, infatti, il locale ha riaperto le porte dopo lunghi mesi di lavori per il rinnovo completo delle cucine, l’istallazione di un privé con vista fornelli e una chef tablebancone. Un nuovo passo tarato sull’alta tecnologia, i risparmi energetici, le dinamiche improntate al 4.0, il racconto del territorio e delle sue eccellenze a conferma di un’ascesa solida e costante.
L’alchimia perfetta tra tradizione e novità, anche nello staff.
Il giovane Giacomo Marcattilii, infatti, prende le redini della sala sotto la guida dello zio Natale, figura emblematica del ristorante.
In pasticceria Giovanni Mattina, pastry chef al San Domenico da oltre 10 anni, si prepara a sfornare i suoi famosi panettoni natalizi.
E c’è pure un gradito ritorno dopo l’esperienza in via Sacchi a cavallo tra il 2014 e il 2016: Massimo Speroni.
Una certezza in cucina apprezzata, fino a poco fa, nella lontana Australia. Cresce anche la comunità valoriale del ‘Sando’ che certifica la sua sensibilità alle cause comuni e al sociale oltre ad alimentare campagne ed eventi benefici.