REDAZIONE IMOLA

Dopo la multa annullata. FdI e Lega all’attacco:: "Sbagliato fare cassa con gli autovelox"

L’opposizione: "La sentenza del giudice ha smascherato gli errori della giunta"

Dopo la multa annullata. FdI e Lega all’attacco:: "Sbagliato fare cassa con gli autovelox"

Centrodestra all’attacco degli autovelox arancioni dopo l’accoglimento da parte del Giudice di pace del primo ricorso contro i contestatissimi totem arancioni, attivati la scorsa primavera dalla Giunta dopo che erano rimasti a lungo dormienti lungo le vie Correcchio, Lughese e della Bretella.

"È un punto a favore degli automobilisti nella battaglia contro l’amministrazione comunale – avverte Nicolas Vacchi, capogruppo di Fratelli d’Italia –. Il ricorso è stato accolto in udienza dal Giudice di pace che ha disposto l’annullamento di una sanzione inflitta lo scorso 29 giugno. Pur non conoscendo ancora i motivi della sentenza ma, pur sostenendo che la tutela della sicurezza stradale è fondamentale, ribadiamo che questa deve essere perseguita con trasparenza amministrativa nelle procedure e nelle modalità".

E dunque "attendiamo che vengano chiarite le ragioni dell’annullamento di tale sanzione – conclude il consigliere comunale di opposizione –, nella certezza che i sistemi di controllo della velocità alla guida non debbano essere intesi come un mezzo per fare cassa ai danni degli automobilisti".

Anche il leghista Simone Carapia, sempre dai banchi della minoranza, contesta l’operato del Comune e della Polizia locale. "Bisogna capire la vera motivazione del verbale annullato, ovvero se c’è un vizio nell’omologazione o se sulle modalità di rilevamento, ma è ineludibile che quel tipo di attività, fatta nelle modalità in cui è stata fatta, poneva tanti interrogativi sulla legittimità degli accertamenti – ricorda l’esponente del Carroccio –. E i ricorsi persi dall’amministrazione hanno smascherato tutto".

Carapia rievoca infatti le obiezioni mosse nei mesi scorsi dalla Prefettura, che in estate aveva richiamato il Municipio esortando la Polizia locale a non servirsi delle auto civetta (in quanto difficile da individuare per gli automobilisti) per controllare il corretto funzionamento degli autovelox.

"È la conferma che non sono state rispettate delle regole da coloro che, per dovere, dovrebbero farle rispettare agli altri – afferma il leghista –. Perché pare, come nel caso specifico, che il ricorso non sia stato vinto dal cittadino per motivazioni personali, ma per un vizio procedurale che ha danneggiato tutti i multati. E questo sarebbe molto più grave. Ma bisogna attendere la sentenza, e i dati sull’attività in questione".

Nel frattempo, però, il primo ricorso presentato dall’associazione dei consumatori Globo è stato accolto. Ma ormai già da diversi mesi, da quanto appunto la Prefettura ha tirato le orecchie al Comune e alla Polizia locale, gli autovelox cittadini sembrano meno presidiati rispetto al passato.

"Un fatto è certo – conclude Carapia –. Dopo la polemica sulla questione delle macchine civetta pronte a rilevare infrazioni di velocità, a Imola non se ne vedono più. E questo starà pure a significare qualcosa...".