Un bilancio degli investimenti realizzati sul fronte sanitario durante il mandato ormai ai titoli di coda, rassicurazioni sull’autonomia dell’Ausl e una nuova tabella di marcia (con orizzonte 2025) per il futuro di Montecatone. L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, candidato con il Pd alle elezioni regionali del 17-18 novembre, ha fatto tappa in città ieri mattina. Un incontro con i cronisti da ControCorrente, in piazza Matteotti, per lanciare la propria corsa anche su Imola e circondario, dove però il fu Partitone schiera il vicesindaco Fabrizio Castellari."C’è la necessità di rendicontare gli sforzi compiuti su questo territorio per un totale di 23 milioni di euro – rivendica Donini, inserendo nel conteggio anche i fondi del Pnrr –. Ci sono fondi destinati alle strutture sanitarie e ospedaliere, nonché alla camera mortuaria fortemente richiesta dai cittadini. E poi la tecnologia, con strutture diagnostiche ammodernate".
Tema Montecatone, con il cambio di veste giuridica (atteso da anni) dell’istituto di riabilitazione cittadino desideroso di maggiori fondi ministeriali per la ricerca e di migliori condizioni per i propri dipendenti: da società privata di diritto pubblico (una Spa i cui azionisti sono l’Ausl al 99,4% e il Comune per il restante 0,6%) a istituto pubblico.
"Servono una legge regionale, che mi impegno a presentare nella prossima legislatura, e il consenso del ministero dell’Economia e delle Finanze", è la strada indicata da Donini. I tempi: "La prima interlocuzione con Roma verrà avviata entro dicembre, mentre l’iter di legge è pensabile che si concluda nel 2025. All’inizio della prossima legislatura ci sarà quindi la trasformazione. E questa, a sua volta, è il presupposto affinché in futuro si proceda alla creazione assieme del polo delle neuroscienze più importante in Italia formato dal Bellaria di Bologna e appunto da Montecatone".
Se ne parla però da anni. "Ostacoli? Diciamo che sono state esplorate le varie piste – riferisce Donini –. La richiesta di trasformare Montecatone in una struttura pubblica è sul tavolo da diverso tempo, è vero. E l’acquisizione del 100% delle quote dell’istituto da parte dell’Ausl irrobustirà la stessa Azienda sanitaria imolese in modo che nessuno possa più metterne in dubbio l’autonomia, una discussione che ormai mi pare abbiamo superato".
Oltre che dai vertici di Montecatone, il cambio di passo è auspicato anche dai sindacati, intenzionati a garantire migliori condizioni ai dipendenti dell’istituto. "Ci sarà una clausola sociale per la tutela contrattualistica dei lavoratori che però – sottolinea Donini – dal passaggio avranno vantaggi e maggiori opportunità rispetto all’attrattività del ruolo".
Dal punto di vista più prettamente politico, Donini parla sì da assessore uscente; ma soprattutto da candidato al Consiglio regionale che ambisce a una riconferma nella Giunta che il centrosinistra auspica di affidare alla guida di Michele de Pascale quale presidente dell’Emilia-Romagna.
"La proposta di legge può essere presentata tanto dalla Giunta quanto dal Consiglio – ricorda Donini –. Intanto faccio riferimento al mio assessorato, che arriverà fino all’insediamento della prossima Giunta, presumibilmente a metà dicembre. E prima di Natale ci sarà la riunione con il Mef. La Giunta la decide il presidente che verrà. Io posso prendere impegni sui dossier che mi riguardano fino a che sarò assessore e, se sarò eletto consigliere, da lì in su".