REDAZIONE IMOLA

"Devi darmi quei soldi" Giovane finisce nei guai

Un venticinquenne prende di mira il padre e gli chiede ripetutamente denaro. Poi spacca la finestra per entrare nel suo appartamento e viene arrestato

Aveva nascosto una motosega nel giardino della sua vittima, suo padre, proponendosi con ogni probabilità di mostrarla per minacciare la sua vittima e convincerla con maggiore facilità a dargli i soldi che pretendeva. Ma gli è andata male. La polizia lo ha arrestato per violazione di domicilio aggravata. Arresto convalidato e processo ancora da fissare; intanto, il giudice ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare attenuata, vale a dire il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dal padre e, contestualmente, gli è stato notificato il divieto di dimora a Imola.

A finire nei guai un cittadino rumeno di 25 anni, ufficialmente residente a Napoli ma nella realtà senza fissa dimora e domiciliato chissà dove a Imola. L’operazione della polizia è andata in scena l’altro giorno in una zona di case popolari.

Il giovane entra nel cancello del palazzone urlando all’indirizzo di un 47enne imolese (che alla polizia avrebbe poi riferito di essere il padre), intimandogli di dargli i soldi. I vicini di casa chiamano la polizia, la volante arriva e il giovane si mostra molto collaborativo, allontanandosi senza fare drammi.

Però il 47enne si sente male: accusa dolori al petto, e viene allora chiamato il 118. L’uomo viene caricato sull’ambulanza e in questo frangente il giovane ricompare e colpisce con dei pugni il mezzo di soccorso. Tutto sembra finire lì, con l’ambulanza che se ne va, ma quando il 47enne è in ospedale per accertamenti, una vicina di casa lo chiama al telefono per avvertirlo: "Guarda che quel giovane è entrato in casa tua". Nuovo allarme alla polizia: gli agenti arrivano e trovano la tapparella infranta, la finestra sfondata e il giovane nell’appartamento, alla ricerca di qualcosa. Il ragazzo viene arrestato e portato in commissariato.

La polizia è stata chiamata molte volte per allarmi in quell’appartamento; il 47enne aveva già spiegato agli agenti che quel giovane arrivava quasi regolarmente a chiedere denaro e se le sue richieste non venivano esaudite, diventava violento. Il giorno precedente all’arresto la polizia era stata chiamata proprio lì, per un allarme analogo, e perlustrando il giardino circostante aveva trovato la motosega, accertando che era stata lasciata dal ragazzo.

Il 47enne ha poi spiegato ai poliziotti del commissariato che quel ragazzo è suo figlio, frutto di una relazione giovanile con una cittadina rumena prematuramente scomparsa. Il ritrovamento della motosega ha indotto gli inquirenti a denunciare il giovane anche per tentata estorsione.

ma. mar.