Degrado alle Acque: "Manca la manutenzione"

Comitato Autodromo e Legambiente attaccano le scelte del Comune: "Un esempio? Mai ricollocato il lampione tolto per la tribuna temporanea".

Degrado alle Acque: "Manca la manutenzione"

Una scena di sporcizia e degrado al parco delle Acque minerali

Il degrado al parco delle Acque Minerali finisce di nuovo sotto la lente di Comitato Autodromo e Legambiente. "È persino stucchevole sottolineare ogni volta tutte le criticità – protestano le due associazioni –. Basta salire sul monte Castellaccio, volgere lo sguardo verso sud e osservare la distesa funerea di alberi secchi, per avere la chiara percezione di abbandono di un bene pubblico di grande valore ambientale, storico e paesaggistico".

In particolare, Comitato Autodromo e Legambiente puntano il dito contro la Giunta per pochi investimenti sul fronte della manutenzione. "Circa 53mila euro annui – accusano – : l’equivalente di un terzo del costo sostenuto per asfaltare il parcheggio di via Malsicura a beneficio degli ospiti della Formula uno – calcolano le due associazioni –. O di un dodicesimo di quanto stanziato dal Comune come contributo per la costruzione della nuova hospitality vip, o ancora di un ventiquattresimo del costo dei nuovi box".

Comitato Autodromo e Legambiente mettono poi l’accento sulla rimozione di un palo per l’illuminazione pubblica che "svettava in mezzo alla tribuna temporanea" allestita di fronte alla curva delle Acque Minerali in occasione della F1. Nonostante le prescrizioni della Soprintendenza, "il lampione non è mai stato ricollocato e, attualmente, la zona del parco in affaccio alla curva delle Acque Minerali è completamente al buio – protestano gli ambientalisti –. Condizione ideale per bivacchi notturni, vandalismi e degrado, come riscontrato anche nei giorni scorsi".

Per quanto riguarda la cura ordinaria del verde, "ci risulta siano stati estirpati arbusti lungo il confine con il circuito – riferiscono Comitato Autodromo e Legambiente –, in particolare nella zona del monumento Senna, mentre quelli di fronte al muro ex Tamburello, siano stati calpestati al punto da perdere la forza di rigermogliare". In poche parole, la barriera arbustiva "non è molto gradita agli ospiti della F1", affondano gli ambientalisti. E concludono: "È sotto gli occhi di tutti, invece, la priorità di questa amministrazione: gli ospiti della F1 e le loro esigenze".