Tornata elettorale a due facce per il centrodestra imolese. Nonostante la sconfitta della candidata civica sostenuta dai partiti, Elena Ugolini, e l’assenza di rappresentanti imolesi nella nuova Assemblea legislativa di viale Aldo Moro, le Regionali sorridono infatti a Fratelli d’Italia mentre costringono la Lega a ripartire da zero sul territorio. Nicolas Vacchi (foto), referente dei meloniani nel circondario, parla di "risultato elettorale che dimostra una voglia di cambiamento, sia sotto il profilo partitico per Fratelli d’Italia che è in crescita, sia a livello personale per numero di preferenze sul territorio. Credo che le urne – prosegue Vacchi – abbiano dimostrato la crescita continua di Fratelli d’Italia a Imola e nei dieci comuni del circondario, il quale risulta essere un territorio che sempre di più è stanco di chi amministra a livello territoriale e parimenti più volentieri dà fiducia a FdI e al centrodestra unito".
Da parte del volto imolese di FdI, parole di gratitudine per il senatore Marco Lisei, per l’europarlamentare Stefano Cavedagna, per la capolista dei meloniani in queste Regionali, Marta Evangelisti, e soprattutto per il viceministro Galeazzo Bignami "per il pensiero di lanciare la mia candidatura – le parole di Vacchi –. Un uomo che è punto di riferimento per chi come me, e come noi, si impegna nelle istituzioni. Per me, come già detto, è un onore far parte di questa squadra competitiva per la comunità politica che già servo da anni come dirigente provinciale e in cui credo convintamente, e che continuerò a servire con convinzione dopo questo bellissimo risultato. Attendiamo con apprensione il risultato delle preferenze. Ma sono molto contento della fiducia che tantissime persone mi hanno dato".
Tutt’altra musica, si diceva, in casa Lega. Il Carroccio chiude queste elezioni come ultima forza del centrodestra imolese dietro a FdI, alla lista civica pro Ugolini e a FI. E Daniele Marchetti è pronto a salutare il Consiglio regionale dopo due mandati.
"La contrapposizione dei due bacini elettorali, quello di Imola e quello di Bologna, va tenuta in considerazione soprattutto quando i seggi che scattano sono sempre di meno – osserva il leghista –. Mi pare ormai evidente che io resti fuori, ma la politica è fatta anche di questi momenti. Sono convinto di aver dato il massimo per cercare di rappresentare il territorio in questi anni. E sono onorato di averlo potuto fare". Poi una riflessione sul futuro della Lega imolese: "Continuerò a portare avanti il mio lavoro in Consiglio comunale, dovremo strutturarci meglio per coinvolgere le persone che si sono allontanate. È questa l’unica cosa da fare".