Convocare due commissioni Sanità, in Comune e in Regione, per fare "vera chiarezza" sulle criticità riscontrate dai cittadini nelle prime settimane di apertura del Cau – Centro assistenza urgenza all’ospedale vecchio. Il tutto per "avere i dati e per formulare doverose proposte che migliorino il servizio". Lo chiedono Marta Evangelisti e Nicolas Vacchi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione e in Comune, insoddisfatti della risposta fornita dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, a un’interrogazione dei meloniani.
"L’assessore Donini ci ha risposto senza effettivamente entrare nel merito di tante richieste precise, ma facendo quella che pare una ‘difesa d’ufficio’ del servizio, limitandosi ad argomentare che l’apertura del Cau di Imola rappresenta per lui un ‘miglioramento della risposta territoriale’ e poco altro – protestano Evangelisti e Vacchi –. Rimaniamo allibiti dalla risposta del tutto insufficiente".
Lunga la liste delle criticità riportate dai due meloniani. "L’area in cui è stato aperto il Cau non permette un facile accesso per problemi legati alla viabilità e alla carenza di parcheggi – proseguono Evangelisti e Vacchi –, oltre al fatto che è distante dal pronto soccorso attivo sul territorio. A creare ancora più disagi agli utenti sono state, nei primi giorni di apertura del Cau, le riferite lunghe attese dovute forse alle dimensioni dei locali a disposizione e alla scarsità di personale sanitario tanto che dopo solo alcune settimane dall’inaugurazione si trovava in uno stato di grave sofferenza".
Per tale ragione, i due avevano depositato una interrogazione a fine 2023 con appunto l’obiettivo di "conoscere se la Regione fosse a conoscenza di quanto riferito dai tanti cittadini e utenti" e, in particolare, se risultava vero che gli utenti fossero "spesso stati invitati a recarsi al pronto soccorso. Abbiamo poi chiesto – concludono Evangelisti e Vacchi – quanti utenti si siano recati al Cau di Imola dalla sua inaugurazione, quanti di questi sono stati trattati sul posto e quanti sono, invece, stati invitati a recarsi in altre strutture sanitarie del territorio e per quale motivo. Inoltre abbiamo chiesto di sapere quali siano stati i criteri che hanno portato all’individuazione dell’area in cui oggi sorge il Cau di Imola, se erano state prese in considerazioni alternative più vicine all’ospedale nuovo e per quali motivo sono state ‘scartate’".
La risposta dell’assessore Donini, per il quale come accennato l’apertura del Cau rappresenta "un miglioramento della risposta territoriale sinergica e non competitiva rispetto all’attività dei medici di assistenza primaria", non ha però soddisfatto FdI.