Imola, Castaldini (FI) traccia il quadro: "Numeri da sanità in affanno"

La capogruppo in Regione: "Ci sono segnali di arretramento del sistema nel circondario" .

Castaldini (FI) traccia il quadro: "Numeri da sanità in affanno"

Castaldini (FI) traccia il quadro: "Numeri da sanità in affanno"

"Dati preoccupanti, che mostrano una sanità in affanno" quelli che si registrano nel circondario per la capogruppo regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini. I numeri del personale, innanzitutto. Gli infermieri – fornisce i numeri la consigliera di opposizione – sono passati da 908 nel 2022 a 867 nel 2023, con un calo del 4,5%. " Se consideriamo il dato complessivo, si può constatare un decremento complessivo sul personale dipendente di - 66 unità, che ha interessato in particolare il personale infermieristico (- 41 unità), altro personale (- 14 unità) e personale amministrativo (- 14 unità").

Per Castaldini sono negativi anche i dati dei tempi di attesa: "Rispetto al risultato regionale 2023 (89,71%), la percentuale delle visite di primo accesso prospettate in sede di prenotazione entro i 30 giorni è inferiore, in quanto il risultato aziendale 2023 dell’Ausl di Imola è pari a 76,23%. Lo stesso trend si registra per la percentuale degli esami diagnostici di primo accesso prospettati in sede di prenotazione entro i 60 giorni: il risultato 2023 dell’Ausl di Imola è pari a 86,38%. È sotto il 70% il risultato aziendale 2023 (69,20%) in merito ai tempi di attesa per le prestazioni della classe di priorità D garantite entro i tempi". Poi c’è il tema del pronto soccorso. "Il tasso di accesso al pronto soccorso di Imola è passato da 272,44 nel 2020 a 359,91 nel 2023, passando per 297,18 nel 2021 e 350,21 nel 2022.

"I dati che emergono mostrano una sanità in affanno, che perde pezzi su tanti fronti. Come ripeto sempre, è mancata una riforma strutturale della sanità. Lo dicono l’aumento di accessi ai PS ad esempio. Anche gli indicatori di presa in carico e i tassi di vaccinazione, che sono sempre stati fiori all’occhiello della nostra sanità, mostrano segnali di arretramento. Tutto questo è indice che sta venendo meno il rapporto fiduciario fra i cittadini dell’Emilia-Romagna e il sistema sanitario di questa regione".