REDAZIONE IMOLA

Cassonetti, critiche dal comitato: "Le aperture sono troppo strette"

’La voce di chi non ha voce’ ha misurato i nuovi raccoglitori per rifiuti generici: "Disagi per i cittadini". Nel mirino anche quelli per carta e plastica: "Chiuse le aperture laterali per i piccoli oggetti".

Mi si sono ristretti…i cassonetti. L’arrivo dei nuovi bidoni di Hera per la differenziata a Castel San Pietro ha fatto storcere il naso a diversi cittadini. A fare opera di raccolta di giudizi a caldo sui nuovi cassonetti ha pensato il comitato ’La voce di chi non ha voce’, che si è poi spinto anche oltre. Diligentemente munito di metro e righello, il fondatore del comitato Giovanni Bellosi ha provveduto alla misurazione sia della bocca principale di conferimento che della finestrella laterale esterna, quella utile per il conferimento di piccoli rifiuti (come le deiezioni dei cani) senza bisogno di avere a portata di mano la carta smeraldo. La misurazione ha portato alla luce "un peggioramento oggettivo per i cittadini – esordisce Bellosi –. La già modesta apertura esterna, infatti, è passata nei cassonetti dell’indifferenziata da 11 centimetri per otto a 10 centimetri per cinque, con un ulteriore rimpicciolimento, dunque, che complica la vita a chi deve conferire senza carta". E se Bellosi battezza con una battuta questa recente modifica decisa da Hera ("ora pare una fessura del bancomat"), meno ironici, assicura il portavoce del comitato, sono i cittadini castellani alla scoperta che "sia nei cassonetti nuovi di carta e cartone che in quelli della plastica la finestra esterna, pur presente, è stata occlusa con una retina. Ci chiediamo, come se lo chiedono i castellani, come sia possibile aver inibito l’utilizzo della finestra esterna che risultava utilissima per gettare piccoli rifiuti. In questo modo – si fa aspro il tono di Bellosi –, se una persona passeggia con una bottiglietta d’acqua o scarta una caramella, trovando chiusa la bocchetta dove getterà il rifiuto di carta e plastica?".

Tornando al tema delle ridotte dimensioni dei nuovi cassonetti, Bellosi lamenta anche un restringimento della bocca principale ("80 centimetri per 20 tutti i cassonetti, tranne l’organico che è 90 per 20"), che costringe chi conferisce ad un lavoro-extra. "Il problema insiste soprattutto per chi deve gettare cartoni, che si trova costretto a ridurre il cartone in piccoli pezzi per poterlo far entrare nella bocca del cassonetto. Per una persona in buona salute è semplicemente una sgradita perdita di tempo, per una persona anziana o disabile invece diventa un grave problema, perché spesso non in grado di spezzare e piegare i cartoni". Al di là delle critiche, chiosa Bellosi, "non c’è un solo cittadino castellano interpellato dal nostro comitato che ci abbia risposto che vorrebbe tornare indietro di due lustri. Sono tutti d’accordo sulla raccolta differenziata, ma vorrebbero che fosse agevolata, non ostacolata".

Claudio Bolognesi