Caso di virus West Nile: un uomo ricoverato in ospedale con prognosi riservata

L’infezione è trasmessa dalla puntura delle zanzare comuni. In genere il decorso è asintomatico o con febbre e cefalea, ma può diventare grave, specie in pazienti già debilitati

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Il Comune prosegue l’opera di prevenzione, specie nei tombini (foto d’archivio). In corso trattamenti nei luoghi di ritrovo di persone all’aperto

Imola, 20 agosto 2024 – Primo caso di infezione da virus West Nile (o virus del Nilo occidentale) registrato quest’anno sul territorio imolese. Si tratta di un uomo di 76 anni di Casola Canina, ricoverato con prognosi riservata all’ospedale Santa Maria della Scaletta con una forma neuro-invasiva.

Trasmessa all’uomo dalla zanzara comune, l’infezione da virus West Nile decorre in modo asintomatico nella maggior parte dei casi, ma può anche presentarsi con febbre, cefalea e altri sintomi lievi a risoluzione spontanea o, sporadicamente, manifestarsi con forme più gravi che interessano il sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite). Il virus può essere pericoloso soprattutto in pazienti già debilitati.

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Il virus West Nile è ormai endemico, ovvero presente in maniera stabile, in Emilia-Romagna e nelle regioni del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le zanzare comuni. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.

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Lo scorso anno, sempre ad agosto, vennero accertati due casi di West Nile sul territorio imolese. Nel corso del 2024 (dati aggiornati al 15 agosto) sono invece stati segnalati in Italia 99 casi confermati di virus West Nile. Di questi, 60 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (36 Emilia-Romagna, 14 Veneto, 4 Friuli-Venezia Giulia, 2 Puglia, 1 in Lombardia, 1 Calabria, 2 casi di importazione).

Tra i casi confermati sono stati notificati 4 decessi (2 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 1 Emilia-Romagna).

“Al fin e di monitorare la circolazione del virus West Nile è stata attivata, come ogni anno, una sorveglianza integrata entomologica (sulle zanzare), veterinaria (su cavalli e volatili) e umana per rilevarne precocemente la presenza e stimare opportunamente i rischi sanitari associati – ricordano dall’Ausl –. A questo si aggiunge un controllo preventivo sulle donazioni di sangue, organi e tessuti. I Comuni proseguono l’ordinaria attività di disinfestazione in area urbana, in particolare nelle tombinature pubbliche; potenziano gli interventi comunicativi sull’opportunità di proteggersi dalle punture di zanzare. I soggetti pubblici e privati gestori di manifestazioni che comportano il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto – conclude l’Ausl – effettuano interventi straordinari preventivi con composti adulticidi per l’intera durata delle manifestazione".