Un altro caso sospetto di Dengue a Imola: pronta a scattare la disinfestazione

Le operazioni partiranno appena sarà possibile: il maltempo renderebbe inutile qualsiasi intervento

Imola, 4 ottobre 2024 – Dopo quello accertato la settimana scorsa, c’è un secondo caso sospetto di Dengue in città. In attesa dell’eventuale conferma di positività, il Comune è pronto a far partire anche in questo caso la procedura di disinfestazione. La dengue è una febbre tipica delle aree tropicali e di fastidioso sviluppo sintomatologico ma di esito non letale trasmessa dalla zanzara tigre. Non è possibile un contagio diretto da persona a persona, ma è necessaria la puntura di una zanzara infetta.

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Come da ordinanza del sindaco Marco Panieri, le operazioni sarebbero dovute partire preventivamente già ieri mattina, ma sono poi state rinviate a causa della forte pioggia che avrebbe di fatto reso vano ogni trattamento. Partiranno appena le condizioni meteo lo consentiranno, a meno che gli accertamenti di laboratorio non diano prima esito negativo.

Disinfestazione anti zanzare in una foto d’archivio. Il Comune ha incaricato una ditta specializzata, si attende il miglioramento delle condizioni meteo
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Gli interventi e le zone

In programma, come da piano regionale, i seguenti interventi: interventi adulticidi in aree pubbliche; adulticidi, larvicidi e rimozione dei focolai in aree private (porta-porta); contestuale trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche.

Le zone di intervento – frequentate dalla persona con la sospetta infenzione di Dengue – comprendono le seguenti aree: viale Amendola dal n. 26 al n. 40 pari; viale Amendola dal n. 93 al n. 123 dispari; via della Milana n. 2; via Baroncini dal n. 1 al n. 7 dispari; via Baroncini dal n. 2 al n. 6 pari; viale Cappuccini n. 1 e 1 A; via Righi n. 1, 1A, dispari; via Righi n. 2, 4 e 4A pari; via Punta dal n. 20 al n. 22R; via Punta dal n. 23I al n. 23P e n. 24A; via Lennon n. 12 e dal n. 15 al n. 19; via Puccini n. 82; via Fornace Gallotti dal n. 1 al n. 43 dispari; viale Amendola dal n. 135 al n. 147; viale Zanotti dal n. 1 al 3A dispari; viale Zanotti dal n. 2 al 4 pari; via Villa n. 18.

“Al fine di garantire la massima efficacia e la certa corretta attuazione degli interventi, l’esecuzione degli stessi è stata affidata a una ditta esperta in materia di disinfestazione e sicurezza ambientale”, ricordano dal Comune, sottolineando quanto sia “necessaria la collaborazione da parte dei privati per l’accesso alle pertinenze esterne di loro competenza (cortili, piazzali, giardini, ecc.)”.

Secondo quanto previsto dall’ordinanza, residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni agli indirizzi specificati sopra dovranno “permettere l’accesso alle aree esterne” agli addetti della ditta incaricata per la disinfestazione e per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti in area cortiliva privata; “chiudere le finestre durante i giorni e gli orari previsti per gli interventi”. In seguito al trattamento, il Comune raccomanda di rispettare un intervallo di tre giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state irrorate con il prodotto insetticida, lavarle abbondantemente e sbucciare la frutta prima dell’uso; procedere, con uso di guanti alla pulizia di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all’esterno che siano stati esposti al trattamento.

In questi giorni sta tenendo banco il caso di Fano (provincia di Pesaro e Urbino), dove ci sono 105 casi accertati, tutti autoctoni, con oltre trenta ricoveri. Gli esperti ritengono che i casi reali siano molti di più.