REDAZIONE IMOLA

"Caro energia, la politica dia un segnale"

Appello di Confartigianato e Cna: "Abbiamo fiducia nella stagione estiva, ma l’aumento di bollette e materie prime non dà tregua"

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Un richiamo al ruolo attivo della politica, internazionale e italiana, uno sguardo alla transizione ecologica che potrebbe alleviare il peso dell’energia sul sistema produttivo degli artigiani. Un auspicio che la pandemia possa essere ormai sotto controllo, grazie soprattutto alla campagna vaccinale.

Soprattutto, però, un atteggiamento positivo e propositivo nei confronti dell’estate in arrivo e di quello che si presenterà subito dopo. Confartigianato e Cna osservano con estrema attenzione l’evolversi della situazione in Italia e in Europa, con lo spettro della guerra ai confini e la realtà degli spropositati costi di materie prime ed energie.

"Il sistema delle imprese – osserva Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Metropolitana – risente delle problematiche internazionali. Tutte le attività sono alla prese quotidianamente con il rialzo dei prezzi energetici e delle materie prime, la carenza delle stesse, le difficoltà a reperire le professionalità necessarie, con fenomeni anche speculativi che certo non aiutano".

"Qui è la politica che deve agire – ammonisce Renzi – perché il sistema economico avrebbe veramente bisogno di un po’ di serenità soprattutto ora che la pandemia sta allentando la propria morsa. Già abbiamo dimostrato la nostra capacità di guardare avanti investendo in tecnologie e nuove opportunità. Purtroppo il contesto geopolitico ci preoccupa. Ma è una preoccupazione attiva, gli artigiani stanno reagendo con passione, con quella voglia di aprire il portone dell’officina, di tirare su ogni mattina le serrande della bottega per offrire il meglio che questo territorio può esprimere. Sanno che si può aprire una stagione di nuove opportunità commerciali. Oggi la prima speranza è che si ponga fine al conflitto in Ucraina, solo in questo modo si può avviare un percorso verso la normalità, quella normalità che può ridare nuova spinta e fiducia all’intero Paese ad un territorio che ha già dimostrato competenze, capacità ed efficienza".

"Vogliamo un’estate piena di vita – sottolinea Renzi – Abbiamo dei grandi contenitori come le vallate del Santerno e del Sillaro con specificità uniche nel loro genere, che rappresentano grandi opportunità sul piano turistico. Siamo certi che i nostri operatori sapranno coglierle per promuovere i loro prodotti, la grande offerta enogastronomica e quella straordinaria cultura dell’accoglienza che ha sempre fatto parte del Dna delle nostre terre. Il tutto con quella passione di rappresentare le eccellenze del territorio". "Ciò che ci fa ben sperare – conclude Renzi – è anche questa vivacità complessiva che vede tanti gruppi e associazioni impegnarsi per dare vita ad iniziative nei centri storici e in ogni angolo del territorio circondariale". Ma su tutto deve vegliare la politica attiva, e la capacità di fare squadra vincerà.

Da parte sua, Luca Palladino, presidente di Cna Imola, rileva che "si sta arrivando da un periodo di misure restrittive pandemiche che hanno pesato sulle aziende, ma nel 2021 alcune hanno visto una grande ripresa, mentre altre no. L’aumento dei costi delle materie prime era già realtà a fine 2021, e la guerra in Ucraina non c’era ancora. A fine 2021 la materia prima per la mia azienda metalmeccanica costava già il doppio, e le bollette energetiche erano già schizzate. Aumenti immotivati".

"Ma le piccole e medie imprese hanno dimostrato di sapere reggere il confronto – rileva Palladino – Per struttura e conformazione sono più agili nell’adattarsi alle novità. Un dato: a marzo l’occupazione delle Pmi è salita dello 0,4% su febbraio e del +2,9% su base annua. Reggono, ma occorrono interventi strutturali da parte della politica, soprattutto in certi settori, con incentivi e l’utilizzo mirato dei fondi del Pnrr. I fondi vanno erogati con più attenzione agli enti locali e anche alle aree non metropolitane. Dal punto di vista energetico, occorre una campagna di incentivi all’autoproduzione di luce: le piccole e medie imprese finora sono state escluse da ogni forma di incentivo. Bisogna insistere sulla politica verde, sull’economia circolare, per importare meno energia dall’estero".

"Moltissime pmi hanno il capannone di proprietà e moltissime sono disposte ad autoprodurre energia installando pannelli sui tetti delle strutture – sottolinea Palladino – Il Pnrr potrebbe servire a distribuire incentivi proprio per questo, nell’ambito di un Piano di transizione energetica nazionale. Ma bisogna nello stesso tempo allentare il peso della burocrazia, che porta via tempo e opportunità. Dal punto di vista della pandemia, auspichiamo che le misure messe in atto fino ad ora servano ad evitare un terzo anno di restrizioni. Il nostro sistema ha retto per un biennio, un terzo periodo sarebbe molto duro. Quanto ad Imola, ora è in fase di rilancio: il percorso avviato per fare ripartire la città è molto positivo. Con meno restrizioni da Covid, la città diventerà sempre più attrattiva: più turisti, più commercio, negozi più aperti. Il clima è positivo, pur sapendo delle difficoltà che ci circondano".

ma. mar.