Imola, 28 settembr e 2022 - Archiviata la tornata elettorale, con la sua tradizionale coda di riflessioni e considerazioni legate al verdetto delle urne, è tempo di tornare in trincea. Già, perché la quotidianità non fa sconti a nessuno. E al nuovo governo si chiede di portare in acque sicure quella barca che naviga ormai da qualche tempo in un mare agitato. Lo sanno bene le associazioni di categoria che si confrontano ogni giorno con le difficoltà di negozianti e imprenditori. Anche ad Imola.
"Occorrono risposte urgenti – spiega Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana –. Dal caro bollette all’autonomia energetica. Poi l’aumento dei prezzi, la scarsità di materie prime e manodopera, la gestione delle risorse del Pnrr e l’ammodernamento industriale e infrastrutturale dell’Italia". Non solo. "Il grande tema del posizionamento del Paese e del suo ruolo in ambito europeo e nel mondo – prosegue Renzi –. In questi anni siamo stati capaci di esprimere grandi valori sul piano manifatturiero, della creatività e della promozione delle nostre eccellenze. Elementi che devono essere supportati mantenendo una forte apertura e con una volontà politica di accompagnamento del tessuto della piccola e media impresa".
Per Luca Palladino, numero uno di Cna Imola , sono diversi i temi all’ordine del giorno: "Stabilire con tempestività i tetti europei dei costi energetici e procedere al disaccoppiamento di energia elettrica e gas per contenere la piaga del caro bollette. Difficile per gli imprenditori sostenere ancora lo scenario attuale – ragiona –. Strutturare interventi di autoproduzione energetica per tutelate il nostro futuro. Poi servono politiche del lavoro capaci di favorire l’inserimento del personale con particolare attenzione ai giovani – sottolinea Palladino –. Riforma del cuneo fiscale e attenta valutazione dei dati relativi ai flussi migratori ed alla natalità. Presidiare l’attuazione e perseguire gli obiettivi del Pnrr, risorse indispensabili per rilanciare il Paese".
Appelli all’unisono. "Alcune delle richieste avanzate dalla Confesercenti sono già state accolte. Pensiamo ai prestiti garantiti alle imprese per pagare le bollette, che alleggeriscono la pressione sulle attività commerciali, oppure al rifinanziamento del fondo una tantum autonomi – commenta Sabina Quarantini, alla guida della Confesercenti imolese –. Ma anche l’estensione del credito d’imposta per le imprese non energivore". Ma serve uno sforzo in più: "Mettere mano alle tariffe di luce e gas imponendo un tetto in grado di riportarle a livelli più accettabili e razionali – continua –. Senza dimenticare la necessità di slegare il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica. Interventi urgenti, decisi ed essenziali per evitare la scomparsa di molte attività. Un vortice che travolgerebbe anche la sfera occupazionale". Temi cari anche a Danilo Galassi, presidente di Confcommercio Ascom Imola : "Ritarare immediatamente i costi delle utenze per scongiurare guai seri alla filiera produttiva con l’innesco di un pericoloso effetto domino sull’econo mia globale – analizza -. Puntare con concretezza allo sviluppo delle energie alternative e rinnovabili. Se ne parla da sempre ma è ora di dare un’accelerata". Poi il turismo. "Sostenere il settore che oggi rappresenta una buona parte del pil nazionale – conclude Galassi –. Necessita di un’opera di rimodernamento per restare competitivo alla luce delle mutate esigenze del mercato. Contribuire alla formazione adeguata del personale e della manodopera".